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Lontana l'epoca degli incensi e dei flauti, oggi gas di scarico e clacson


Prostituzione sacra, un Tempio a Covignano


1 Ottobre 2023 / Giuliano Bonizzato

L’ordinanza del sindaco Jamil Sadegholvaad per prevenire e contrastare i pericoli provocati dai comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su strada, entrata in vigore il 30 giugno, ha ‘colpito’ lucciole (sanzione 500 euro) e clienti (solo Euro 42 ove la manovra di accostamento sia giudicata pericolosa) soprattutto nei Viali e nelle traverse del lungomare.

Va bene così anche se la Papa Giovanni protesta per la esiguità delle sanzioni comminate ai fruitori. Lo spettacolo della compravendita stradale infatti non è più sopportabile. Sono lontani i tempi (e i templi!) della prostituzione “sacra e ospitale” celebrata solennemente in determinati periodi dell’anno in Grecia, Anatolia, Fenicia, Babilonia e Assiria e nel Santuario di Erice, in Sicilia, a beneficio esclusivo degli ospiti della Città. Soltanto lì, nella vasta sala del Tempio (di Ishtar, Astarte, Afrodite, Venere Militta a seconda delle località) pervasa dal chiarore rossastro delle lucerne ad olio appese alle alte colonne, tra il dolce suono dei flauti e il volteggiar di veli nelle danze propiziatrici, poteva consumarsi il Sacro Rito in onore della Dea.

Il Pellegrino, uscendo, consegnava devotamente la sua “offerta” al Guardiano del Tempio. L’officiante in questione era una fanciulla bellissima, di buona famiglia e di ottima educazione, esperta danzatrice e musicante, consacrata ierodula dal Grande Sacerdote dopo una oculata selezione delle innumerevoli candidate.

Oggi al profumo di incenso si sono sostituiti i gas di scarico, al suono dei flauti i clacson e ai Grandi Sacerdoti i poco venerabili Protettori. Ma, come si è visto, non si è neppur più “ospitali” nel senso classico del rito in questione, nonostante le nostre città d’arte e di mare continuino ad essere costante meta di pellegrinaggi.

Inoltre, poiché tutte le Guerre, come ben sappiamo, comportano il fenomeno della migrazione, sia le seguaci della Dea iscritte al Sindacato che le schiave migranti ricattate, hanno finito con l’invadere in massa le Lampeduse dei condomini. Non è pertanto escluso che prima o poi lungimiranti sindaci, o aspiranti tali, constatato il fallimento delle multarelle stradali e le proteste dei residenti (e potenziali elettori) nei caseggiati in questione, inseriscano nel loro programma (previa una modifica della Legge Merlin giustificata da ragioni culturali) l’impegno ad erigere appositi Templi per la celebrazione del Rito. Consacrando ierodule le candidate promosse dopo appositi corsi in “Cosmetica, moda e acconciature nell’età classica”, “Uso della cetra e del sistro” e “Danza dei sette veli”.

Il nostro Tempio, in stile neoclassico, potrebbe sorgere sul Colle di Covignano, dedicato, (vista la nostra posizione) ad Afrodite Pontia patrona dei marinai. I Pellegrini, stante la doppia funzione esercitata del sindaco quale rappresentante dello Stato e Grande Sacerdote, verserebbero il loro obolo direttamente alla Cassa del Comune.

Giuliano Bonizzato

(Nell’immagine in apertura: Venere e le Nereidi, maiolica della bottega Fontana di Urbania, 1570 ca.)