HomeAmbienteCNA Rimini: Comunità Energetiche risposta concreta a crisi energetica e speculazione sulle materie prime

“I tetti dei capannoni delle nostre aziende utili per l’autoproduzione e/o per la condivisione dell’energia"


CNA Rimini: Comunità Energetiche risposta concreta a crisi energetica e speculazione sulle materie prime


3 Ottobre 2023 / Redazione

Qualsiasi utente che condivide naturalmente l’energia prodotta dalla sua comunità può essere premiato dallo Stato se costituisce una comunità energetica, tutto ciò è previsto dalla Legge sull’autoconsumo 8/2020. Per CNA Rimini quella delle Comunità Energetiche rappresenta la risposta concreta alla crisi energetica e la speculazione sulle materie prime con cui le  imprese da oltre due anni devono fare i conti. L’idea è quella di mettere insieme le imprese sotto forma di Comunità Energetica.

Per CNA si tratta di una scelta strategica” sottolinea Davide Ortalli direttore di CNA Rimini “I tetti dei capannoni delle nostre aziende possono diventare un patrimonio utile per l’autoproduzione e/o per la condivisione dell’energia attraverso la costituzione delle Comunità Energetiche tra le stesse imprese. Un processo che permetterà di renderle più competitive sul lato dei costi energetici e più sostenibili, con immediate ricadute benefiche per il territorio e per le imprese stesse. Sì, perché con un bilancio di sostenibilità, all’azienda si aprono anche opportunità sotto il profilo bancario, come ha rimarcato la dott.ssa Zacchi del gruppo BPER intervenuta all’incontro.

E’ stato questo il tema al centro del seminario organizzato da CNA Rimini “Comunità energetiche: produciamo la nostra energie” che, oltre alla presenza degli imprenditori ha visto al tavolo gli altri protagonisti di quella che potrebbe diventare una grande opportunità per il territorio riminese.

“Il sole fornisce 15mila volte l’energia che consumiamo e durerà 4 miliardi di anni” ha ricordato Leonardo Setti Docente e Ricercatore dell’Università di Bologna e Tecnopolo di Rimini Attraverso la costituzione delle Comunità Energetiche  si apre la possibilità di accelerare la transizione energetica verso le città solari: città tecnologicamente avanzate che rispettano l’uomo e l’ambiente”. Dinamiche che per Setti perseguono molteplici obiettivi “Remunerare l’investimento, sviluppare il bilancio di sostenibilità per tutte le imprese coinvolte e sostenere l’azione di welfare sociale con le comunità solari“.

CNA, attraverso la partnership tecnica con la Solar Info Community e quella scientifica con il Tecnopolo di Rimini, si candida ad informare e a coordinare tutti i vari protagonisti, imprese associate in primis, completando poi tutti i passaggi successivi, dalla consulenza alla costituzione e la successiva gestione della Comunità,  così da fornire alle aziende interessate un servizio chiavi in mano con un concreto vantaggio per le imprese ed una ricaduta sotto forma di Welfare sociale per il territorio.

Determinante l’aspetto finanziario.  Emma Petitti, Presidente Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, ha ribadito la centralità del tema per la Regione “In attuazione degli obiettivi europei di sostenibilità ambientale e di produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili abbiamo previsto Il contributo regionale a fondo perduto fino all’80% delle spese sostenute per l’avvio e la costituzione delle Cer e per gli studi di fattibilità e potrà essere incrementato fino al 90% sulla base delle premialità previste, fino ad un massimo di 50mila euro”.

Un’attenzione ribadita anche dal Comune di Rimini attraverso l’Assessore ai Lavori Pubblici Mattia Morolli che ha sottolineato l’impegno sull’efficientamento energetico nelle opere pubbliche, in particolare sugli edifici scolastici al quale si aggiunge la grande attenzione al principio zero consumo del suolo e alla rigenerazione con grande sensibilità alla sostenibilità.