Continuano le indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne assassinata in via del Ciclamino la sera di martedì 3 ottobre con 17 coltellate sulle scale che collegano il pianterreno del condominio in cui viveva con la zona dei garage.

I figli della vittima hanno dichiarato di non credere che l’anziana madre sia stata uccisa da un familiare. “Un delitto così efferato non può essere stato compiuto da una persona così vicina”, hanno detto. Intanto sono stati dissequestrati il box garage e l’appartamento del consuocero di Pierina Paganelli, il padre di Manuela Bianchi, la nuora che ha lanciato l’allarme spiegando di aver rinvenuto il cadavere. Il consuocero abita nel condominio vicino a quello in cui risiedeva la settantottenne.

Sia il box che l’appartamento erano stati sequestrati ieri dopo il ritrovamento di una traccia di sangue vicino al garage. Nella mattinata di ieri in via del Ciclamino si alternano le volanti della squadra mobile ai mezzi della Scientifica. Agenti della Polizia di Stato erano entrati anche nell’appartamento in cui vivono Manuela Bianchi e il padre, ospitato dalla figlia dopo i sigilli apposti alla sua abitazione. L’indagine proseuge per omicidio volontario aperta al momento ancora contro ignoti: nessuno al momento risulta iscritto nel registro degli indagati. L’arma del delitto, presumibilmente un coltello, non è stata ancora ritrovata.

E poco dopo il ritrovamento del cadavere la sorella della donna che vive a Ravenna è stata minacciata da una voce al telefono. “La prossima vittima sarai tu”.

Intanto sono stati interrogati ancora la nuora della vittima Manuela Bianchi e due condomini una coppia molto vicini alla famiglia, tanto che l’uomo sarebbe un amante della stessa Bianchi.

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