HomeSaluteNovafeltria, Comitato Giù le mani dall’Ospedale: “Pantomima poliziotto buono (Regione) e cattivo (Ausl)”

"Necessario un Pronto Soccorso a chiederlo è un’intera comunità"


Novafeltria, Comitato Giù le mani dall’Ospedale: “Pantomima poliziotto buono (Regione) e cattivo (Ausl)”


18 Ottobre 2023 / Redazione

In occasione di un comunicato riguardante la casa della salute di Rimini il Dott. Tamagnini tornava a ribadire che “nel distretto di Rimini avremo un CAU nell’Alta Valmarecchia che si aggiungerà all’attività del punto di Primo Intervento, avremo il CAU di Santarcangelo che tornerà operativo h24 entro la fine dell’anno ed entro giugno 2024 ne avremo uno anche sul comune di Rimini.”

L’Ausl Romagna dà per scontata la decisione della Regione di mantenere attivi i PPI e Novafeltria e a San Piero in Bagno, una decisione richiesta il  26/09/2023 quando nell’incontro con la Regione  “veniva formalizzata  una nota con la quale si chiedeva l’autorizzazione al mantenimento dei PPI afferenti alla rete dell’emergenza-urgenza attualmente presenti presso gli stabilimenti ubicati in zone interne o particolarmente disagiate (Sacra Famiglia di Novafeltria e P. Angioloni di San Piero in Bagno).

Afferma il Comitato Giù le mani dall’Ospedale: “Una decisione che a noi non risulta essere stata ancora concessa anche perché,  per Novafeltria, l’assessore alla Salute, ha in mente un Pronto Soccorso come quello di Pavullo nel Frignano.

Qualcuno sostiene che si protragga la pantomima del poliziotto buono (la Regione) e di quello cattivo ( l’Ausl Romagna) che va in scena da almeno 9 anni .Vogliamo invece credere che la Politica abbia una visione più ampia ed un respiro più lungo di quelle di un manager aziendale  e  abbia messo nel conto, che con la conversione in CAU dei PPI di Novafeltria e Santarcangelo di Romagna (che in qualche modo facevano da filtro) si possa concretizzare un aumento intollerabile di accessi al Pronto soccorso di Rimini specialmente nel periodo estivo.

L’attivazione del Pronto Soccorso a Novafeltria, prevista per legge si realizzerebbe all’interno di una struttura già pronta e costata oltre un milione di euro , in posizione geograficamente baricentrica , in grado di servire una comunità di oltre 55.000 abitanti , estesa per 471 kmq e confinante con due regioni.e risponderebbe a due esigenze; la prima di assicurare una risposta certa alle emergenze ed urgenze dell’intera Valmarecchia e la seconda di fungere da supporto al PS di Rimini nei momenti di maggior afflusso con tempi di attesa inaccettabili.

Visto che è in atto una profonda revisione della rete di emergenza e urgenza e che i PPI (punti di primo intervento)  dovranno essere eliminati perché ancora insistere nel mantenere in vita quello di Novafeltria magari cambiandogli nome? Rimarrebbe sempre una  “cosa” inaffidabile come l’ha definita il Direttore Generale dell’Ausl Romagna. Non abbiamo bisogno di quella “cosa”; anzi di quelle due “cose”( PPI+CAU); Abbiamo bisogno di un Pronto soccorso. A chiederlo è un’intera comunità rappresentata da tutti i sindaci, e questa volta anche dall’assessore alla salute della nostra Regione.

Siamo curiosi durante l’assemblea pubblica convocata l’11 novembre prossimo di vedere chi l’avrà di vinta se il poliziotto buono o quello cattivo.”