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Quando gli immigrati eravamo noi


Rimini: al Tiberio “Manodopera” di Alain Ughetto. Domani e mercoledì


30 Ottobre 2023 / Redazione

Domani, martedì 31 ottobre e mercoledì 1° novembre, al Cinema Tiberio di Rimini, verrà proiettato Manodopera – Interdit aux chiens et aux italiens (2022) diretto da Alain Ughetto, all’interno della Rassegna FICE “Riusciranno i nostri eroi 2023”.

L’emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale. L’opera si è aggiudicata il premio della giuria ad Annecy, ed è stata premiata anche agli European Film Awards.

La vicenda è ambientata nel paesino di Ughettera, in Piemonte, alla fine dell’Ottocento. Lì vive la famiglia Ughetto che attraverserà, con la propria condizione di contadini ed operai, la prima metà del Novecento.

Vivranno le guerre a cui gli uomini saranno chiamati e saranno costretti dalla povertà ad andare a cercare il lavoro dove c’è, cioè all’estero, dove però si trova anche la discriminazione per i “macaronì”.

Quella che con un tono altisonante potrebbe definirsi la ‘saga’ degli Ughetto viene narrata con profonda dolcezza e partecipazione da un discendente dei nostri giorni.

La Borgata Ughettera non è un luogo immaginario. È una frazione di Giaveno a poca distanza da Torino ed ai piedi del Monviso. È lì che Alain Ughetto, nato a Lione, è tornato per iniziare a ricostruire le vicende che hanno visto come protagonisti i suoi antenati. Non solo la nonna, con la quale intreccia un dialogo ideale grazie alla calda voce di Ariane Ascaride, ma anche coloro che l’hanno preceduta.

Grazie all’utilizzo della stop motion e di pupazzi in plastilina alti 23 centimetri ha raccontato con dolcezza, ma anche con precisione storica, l’Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre che hanno costellato la prima metà del secolo scorso. Salvo poi non offrire loro altro che la strada dell’emigrazione.

Manodopera racconta le contraddizioni di un’emigrazione/immigrazione in cui gli italiani furono sì accolti, perché necessari, ma al contempo pesantemente discriminati attraverso divieti espliciti e razzisti, come appunto quello che compare nel titolo (“vietato l’accesso ai cani e agli italiani”), che il padre spiega ai figli con una commuovente bugia, richiamando il Benigni de La vita è bella.

 

Biglietteria:

Interi 7 euro

Ridotti 6 euro

TiberioClub 5 euro + 1 puntoClub

 

PROIEZIONI

Martedì 31/10 – ore 17

Mercoledì 01/11 – ore 21