HomePoliticaRimini con l’addizionale Irpef fra le più basse d’Italia, “ma ancora troppe disparità”

L'assessore al Bilancio Juri Magrini: "Quasi metà degli italiani non dichiara alcun reddito"


Rimini con l’addizionale Irpef fra le più basse d’Italia, “ma ancora troppe disparità”


8 Novembre 2023 / Redazione

A Rimini il Comune tiene bassa l’addizionale Irpef eppure il gettito sta aumentando costantemente: segno della riresa post-covid. Permangono però le disparità, segnala l’assessore al bilancio Juri Magrini, in linea con il dato nazionale: quasi metà degli italiani non dichiara alcun reddito.

Il settimo rapporto “Regionalizzazione Itinerari Previdenziali” presentato ieri e riportato oggi dal Sole 24 Ore fornisce un quadro di lettura rispetto alle entrate contributive e fiscali che finanziano il welfare state italiano, scomponendole per regioni. Nel documento – che analizza le dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF prodotti nel 2021 e dichiarati nel 2022 – vengono presi in considerazione anche i trenta comuni italiani più popolosi, tra cui Rimini.

“Il nostro Comune – rivendica Magrini – si conferma essere tra quelli più virtuosi con l’aliquota media tra le più basse (0,57%, 27esimo dei 30 comuni) e con l’importo medio e procapite versati tra i più leggeri (200 l’importo medio, 79 euro l’importo procapite; 26esimo su 30). Per fare solo un confronto: Roma presenta l’aliquota media più alta (0,86%), Bologna è a 0,75%, Verona 0,78%. Milano invece svetta per l’importo medio (480 euro) e procapite (165 euro) versati. Dati che fanno riferimento al 2022, annualità in cui questa Amministrazione ha introdotto le prime rimodulazioni all’addizionale Irpef, innalzando la soglia a 16mila euro, tra le più alte in Italia, per una platea di quasi 60mila i riminesi esenti. Nonostante l’aumento delle esenzioni, già nel 2022 abbiamo assistito ad un aumento delle entrate da addizionale Irpef, segnale di una generale ripresa dell’economia e dei redditi dopo lo shock del Covid. Tendenza che, dai dati che abbiamo al momento, è confermata anche nel 2023, pur a fronte delle nuove importanti modifiche che questa Amministrazione ha introdotto nell’ultimo bilancio comunale nel quale oltre a confermare l’esenzione, abbiamo alleggerito ulteriormente il peso del tributo con l’introduzione di una ulteriore riduzione delle aliquote per gli scaglioni al di sotto dei 50mila euro di reddito, che ha interessato quasi 50mila riminesi”.

E prosegue: “Anche il rapporto conferma questa generale ripresa dell’economia post-pandemia. Secondo i dati raccolti dalla ricerca, il totale dei redditi prodotti nel 2021 e dichiarati nel 2022 ai fini IRPEF è ammontato a 894,162 miliardi, per un gettito generato di 175,17 miliardi, in crescita rispetto ai 164,36 miliardi dell’anno precedente. Aumentano anche i dichiaranti e i versanti, (coloro che versano almeno 1 euro di IRPEF) che fa registrare il valore più alto registrato dal 2008. Insieme ad un miglioramento generale del gettito fiscale, nel Paese però si registra però anche un forte squilibrio sia regionale, sia nella distribuzione di fascia di reddito. Secondo il rapporto infatti quasi la metà degli italiani (il 47%) non dichiara redditi, mentre il 13,94% dei contribuenti con redditi dai 35mila euro in su corrisponde da solo il 62,52% del totale dell’imposta sui redditi delle persone fisiche”.

“Si mettono quindi nuovamente nero su bianco aspetti amaramente noti del sistema fiscale italiano, che conferma i suoi profili di iniquità, prestando il fianco a chi evade e che finisce per penalizzare le famiglie del cosiddetto ceto medio. Come Amministrazione stiamo utilizzando le leve a nostra disposizione per correggere il tiro: anche nel prossimo bilancio di cui a giorni inizierà il percorso di discussione in Consiglio Comunale, proporremo di confermare esenzioni e agevolazioni, che hanno consentito di dare una risposta concreta alle famiglie riminesi, alle prese con l’impennata dell’inflazione. Parallelamente proseguiremo nell’attività di recupero di evasione tributaria, il vero fattore distorcente del fragile equilibrio fiscale del Paese: i risultati ottenuti finora dall’attività di accertamento e di accompagnamento al pagamento dei tributi dei contribuenti sono importanti, con quasi 32 milioni di euro recuperati tra il 2021 e il 2023 tra Tari, Imu e imposta di soggiorno non versate. Risorse restituite ai riminesi e che contribuiscono a perseguire quell’equità fiscale che dovrebbe essere caposaldo di ogni comunità”, conclude l’assessore.