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La paura di passare da scemi contagia gli anziani come i giovanissimi, mentre una volta...


Ma perchè abbiamo smesso di fischiettare?


12 Novembre 2023 / Giuliano Bonizzato

Lì per lì non avevo riconosciuto la graziosa ragazza che mi aveva affiancato (anche lei in bici) mentre come al solito (costeggiando il pittoresco laghetto del Palacongressi) percorrevo la ciclabile immersa nel verde che mi porta dritto in Tribunale.

Si tratta di una collega. La quale, a mio giudizio, ha due innegabili meriti. Anziché in macchina, si reca al lavoro sulle due ruote passando per il Parco. E per di più fischietta con l’abilità consumata di un garzone del lattaio degli anni cinquanta.

Incredibile davvero in un mondo in cui i ragazzi con le cuffie ignorano fatalmente il fai da te musicale col quale ci tenevamo compagnia quando, per dirla coi vecchietti dei film western “gli uomini erano uomini e i cavalli erano cavalli”…

Professionalmente non ci siamo ancora incontrati. Né avevamo mai avuto occasione, nelle affollate aule tribunalizie, di scambiare due parole.
Ma il velocipede, si sa, è socializzante.

– Sei davvero una mosca bianca! Vai in bicicletta quando tutti i tuoi coetanei usano la moto o l’autovettura e, soprattutto, sai fischiettare! E bene, anche!
-Beh, mi è sempre piaciuto farlo! Mi ha insegnato mio nonno, che era bravissimo…
– Alla tua età te lo puoi anche permettere. Invece io, che ho cominciato a a cinque anni, poi ho dovuto smettere …
– Perché?
– Presto detto! Da bambino tutti mi facevano i complimenti…All’Università misi su un duo di fischiettatori con uno studente di Medicina col quale mi esibivo durante le cene… Appena sposato, ricordo che mia moglie era addirittura invidiata da qualche sua amica perché alla mattina me uscivo di casa fischiettando anziché sbattendo la porta …Ma ora… Ora, se fischiettassi, penserebbero subito all’arteriosclerosi… E dunque beata te che puoi ancora farlo…Io, ormai, fischietto solo a casa mia, oppure, nel mio studio, ma dopo che sono andati via tutti, compresa la segretaria…”
– Guardi avvocato che…
– Puoi anche darmi del tu..
– Proprio non ce la faccio…
– Osta… Dicevi?
– Dicevo che anch’io non posso permettermi di fischiettare in pubblico…
– Ma perché, scusa?
– Ma proprio perché oggi i ragazzi non fischiettano più. Se lo facessi, mi prenderebbero per scema, a partire dai miei amici!

Accidenti. Non ci avevo pensato. Nonostante l’abissale “gap” generazionale, qualcosa mi accomuna alla collega: il fischio proibito.
E mentre, nel Parco deserto, ci avviciniamo, pedalando, al Tribunale, ci ritroviamo a eseguire, in ammirevole sincronia, una famoso brano della “Gazza Ladra” di Gioacchino Rossini, vero cavallo di battaglia dei fischiettatori del tempo che fu.

Giuliano Bonizzato