Home___primopianoArmi fuori ordinanza senza licenza ad agenti, ddl Spinelli in pacchetto sicurezza approvato oggi dal CdM

La senatrice di Fratelli d'Italia di Coriano aveva presentato la proposta che ora potrà essere convertita in legge in soli 60 giorni


Armi fuori ordinanza senza licenza ad agenti, ddl Spinelli in pacchetto sicurezza approvato oggi dal CdM


16 Novembre 2023 / Redazione

Un corposo pacchetto di misure a tutela di forze di polizia e forze armate, che oltre all’inasprimento delle pene per chi commette violenza o cagiona lesioni agli agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, “liberalizza” la detenzione di armi: tutti gli agenti saranno autorizzati a portare senza licenza un’arma privata al posto di quella d’ordinanza quando non sono in servizio. Rivoltelle o pistole di qualsiasi misura. Una facoltà sinora riconosciuta da un regio decreto del 1940 soltanto al Capo della polizia, ai prefetti e viceprefetti, agli ispettori provinciali amministrativi, agli ufficiali di pubblica sicurezza, ai pretori e ai magistrati addetti al pubblico ministero o all’ufficio di istruzione.

Era stata la senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli, già sindaco di Coriano eattualmente vice sindaco, a presentare presentato in Senato il ddl n. S848, con il quale in sostanza si intende equiparare l’agente di pubblica sicurezza alle altre figure previste dall’articolo 73 primo comma del regolamento di esecuzione al Tulps (cioè magistrati, prefetti, vice prefetti, ufficiali di pubblica sicurezza eccetera), consentendo anche agli agenti di Ps di portare armi diverse da quelle d’ordinanza, senza licenza.

L’inserimento nel pacchetto approvato oggi dal Consiglio dei Ministri Questo di bypassare il lungo iter legislativo previsto per il disegno di legge, fatta salva la necessità di conversione in legge entro 60 giorni.

Assieme alla massima libertà sulle armi “private” si potenzia, più in generale, la tutela dell’attività svolta dagli ufficiali o agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria: pena aumentata di un terzo, rispetto a quella prevista per tutti i pubblici ufficiali, per chi commette violenza o resistenza nei loro confronti; da due a cinque anni di carcere per chi cagiona loro lesioni personali, con la reclusione fino a 16 anni in caso di lesioni gravissime. Prevista anche una protezione rafforzata per i beni mobili o immobili in uso alle forze di polizia e per le attività in mare della Guardia di finanza, insieme a sanzioni inasprite per chi non rispetta le prescrizioni della polizia stradale e non si ferma all’alt. Giro di vite contro le proteste in carcere: fino a 8 anni per chi organizza una rivolta, fino a 5 per chi partecipa.