Home___primopianoI bagnini alla fine ci faranno pagare le multe dell’Europa

A Santarcangelo poca attenzione per i disabili. Riccione è sempre in vetrina. Ridimensioniamo i dehors


I bagnini alla fine ci faranno pagare le multe dell’Europa


19 Novembre 2023 / Maurizio Melucci

Rischiamo di pagare le multe europee per colpa dei bagnini

Con un Parere Motivato della Commissione Europea inviato al Governo Italiano ritorna al centro dell’attenzione politica la lunga storia delle concessioni demaniali.  Ricordo che un Parere Motivato viene inviato quando la Commissione è ancora del parere che la violazione delle norme dell’Unione persista. E pertanto viene fissata una scadenza entro la quale lo Stato membro ha il dovere di conformarsi al diritto dell’Unione europea. Siamo in definitiva ai titoli di coda prima di una procedura d’infrazione che sarebbe disastrosa per l’Italia. Infatti non solo comporterebbe una multa annuale (fino a quando il problema viene risolto) che lo Stato pagherebbe con la fiscalità generale (cioè con le nostre tasse) per agevolare una categoria di privilegiati (i concessionari delle spiagge) che pagano allo Stato Italiano poco più di 100 (cento) milioni di euro all’anno per le concessioni che detengono. Ma soprattutto il caos sulle spiagge sarebbe totale. Essendo la spiaggia di proprietà pubblica, gli apparati dello Stato, delle Regioni e dei Comuni hanno l’OBBLIGO di disapplicare la legge italiana ed adeguarsi alle norme europee. Il parere non lascia spazio ad interpretazioni. E’ netto. Così lo è sulle proroghe, bocciando quella inserita nella legge 14/2023, Governo Meloni. Secondo la Commissione Europea, infatti, la normativa italiana mira a mantenere la validità delle attuali ‘concessioni balneari’ almeno fino al 31 dicembre 2024 e, potenzialmente, per un periodo illimitato o comunque indefinito oltre tale data; pertanto la normativa italiana continua a mantenere in vigore le ‘concessioni balneari’ la cui durata era già stata prorogata, in primo luogo, dalle misure ritenute contrarie al diritto dell’Unione nella sentenza Promoimpresa e, successivamente, dalle disposizioni oggetto della lettera di costituzione in mora”.

Il Parere Motivato della commissione è netto anche sulla persunta “non scarsità di risorse”. L’idea, del tutto fuori luogo, che le spiagge italiane non siano una risorsa scarsa e quindi non sono necessarie le gare come sta tentando di far credere il governo. Scrive l’Europa: “In particolare, la combinazione di un approccio generale e astratto, a livello nazionale, e di un approccio caso per caso, basato su un’analisi del territorio costiero del comune in questione, risulta equilibrata e, pertanto, idonea a garantire il rispetto di obiettivi di sfruttamento economico delle coste che possono essere definiti a livello nazionale, assicurando al contempo l’appropriatezza dell’attuazione concreta di tali obiettivi nel territorio costiero di un comune. In ogni caso, è necessario che i criteri adottati da uno Stato membro per valutare la scarsità delle risorse naturali utilizzabili si basino su criteri obiettivi, non discriminatori, trasparenti e proporzionati.” Sostanzialmente la Commissione ritiene il conteggio fatto dal Governo su quanta costa sia libera da concessione sia solo astratta e vada valutata per ogni singolo Comune.

Tutto il resto sono chiacchiere che portano solo ad una infrazione europea e al pagamento di multe salate.

Parere Motivato testo integrale

Mauro Vanni presidente coop bagnini

 

Riccione sempre in vetrina

Sono passate appena due settimane dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha rimesso in carica la giunta Angelini e in tanti si aspettano una sorta di bacchetta magica, per recuperare il tempo perduto di una gestione burocratica (non poteva essere diversamente) del Commissario.

Purtroppo invece ci vorrà del tempo, anche se vanno moltiplicati gli sforzi. In compenso vi è una attenzione, direi quasi morbosa, da parte di alcuni protagonisti della vita politica e non solo di Riccione. Si è dimesso l’assessore Garulli (politiche sociali e sanità) ed è partito il toto assessore. Per carità, capita in tutte le amministrazioni.

Credo che la sindaca abbia le idee chiare. Il nuovo assessore non avrà le deleghe di Garulli, che saranno affidate all’assessore Zoffoli (già in parte le esercitava). Come già scritto ampiamente e detto dalla stessa sindaca, ci sarà un assessore al turismo. Ora la delega è tenuta in capo alla sindaca. La ritengo una scelta corretta. Per l’importanza che ha il turismo per l’economia di Riccione, meglio avere un assessore a tempo pieno e allo stesso tempo lasciare la possibilità alla sindaca di mediare su eventuali problemi che potrebbero insorgere. Penso che al di là del toto nomi che imperversa, Daniela Angelini abbia anche in testa chi sarà il nuovo assessore e credo anche che sarà diverso da quelli comparsi sui giornali. Nel frattempo, la giunta è operativa come prima del commissario. E non sarà qualche giorno in più o in meno nella nomina del nuovo assessore a fare la differenza.

Daniela Angelini sindaca di Riccione

 

La fiera di San Martino di Santarcangelo si dimentica dei portatori di handicap

E’ noto che la vita quotidiana di un diversamente abile, soprattutto se ha problemi di mobilità, è particolarmente difficile. Le barriere architettoniche sono ancora presenti in modo consistente in tutte le nostre città, a cui va aggiunta una dose di inciviltà da parte di una minoranza di automobilisti  che parcheggia l’auto dove capita compresi gli accessi per l’handicap.

Qui vorrei segnalare che la più importante manifestazione fieristica all’aperto della provincia di Rimini – la fiera di San Martino a Santarcangelo – durante il suo svolgimento non ha previsto un’area importante dove fare sostare le auto al servizio dei portatori di handicap. Sono solo 16 i posti auto riservati ai disabili su 2300 posti auto per la fiera. Decisamente pochi. Un fatto grave. In tutte le fiere vi è la predisposizione di questo servizio nelle vicinanze della manifestazione. Le migliorie introdotte nei parcheggi, come scrivono gli organizzatori ha “dato i loro frutti”; peccato che si siano dimenticati, e non da oggi, delle auto al servizio dei disabili. Le navette per chi è in carrozzina non sono praticabili.  Alla prossima edizione mi aspetto un’area nelle vicinanze degli stand, adeguata nel numero per dare un segnale di civiltà.

Ancora sui dehors

Arriva in aula al Senato il via libera all’emendamento al Ddl Concorrenza che proroga al 31 dicembre 2024 le deroghe ai vincoli paesaggistici previsti per l’installazione dei cosiddetti dehors. Benissimo. Non discuto della semplificazione burocratica, ma non sono d’accordo di mantenere i dehors esagerati visti in questi anni. Ci vuole equilibrio. Un ristorante con 60 posti non può diventare di 200 con il dehor. Non ha i servizi per farlo. Cucina adeguata, bagni di servizio, bagni per i clienti. Mi auguro che l’impegno dell’amministrazione comunale di Rimini di autorizzare i dehors “nel rispetto delle norme del codice della strada e in generale dell’armonia con tutte le parti e gli interessi della comunità riminese” avvenga nei fatti.

 

Maurizio Melucci