HomeEventi“Come dire no alla violenza”, a Riccione un incontro rivolto ai giovani

Ospiti magistrati, psichiatri, influencer, esperti, enti ed istituzioni


“Come dire no alla violenza”, a Riccione un incontro rivolto ai giovani


21 Novembre 2023 / Redazione

“Come dire no alla violenza”: i giovani ne discuteranno con magistrati, psichiatri, influencer, esperti, enti ed istituzioni questo il titolo dell’incontro informale a ingresso libero che si terrà venerdì 24 novembre, al Mammamia di Riccione, dalle 18 alle 19 (ingresso consentito fino alle 17.30), tra giovani del territorio, magistrati, psichiatri, influencer, esperti, enti e istituzioni. Un evento che sarà trasmesso in diretta su Rai Radio1.

La violenza di genere contemporanea si alimenta in un substrato socio-culturale complesso e si manifesta in episodi palesemente riprovevoli ma anche in forme più subdole, meno palesi ma altrettanto logoranti. Per contrastare il suo dilagare occorre esaminarne la genesi al fine di porre in essere adeguate misure di prevenzione e alimentare la crescita di anticorpi che blocchino ogni degenerazione sul nascere. Terreno fertile per alimentare le varie forme di violenza di genere è il gender gap, e cioè il divario di genere, che deve essere rimosso dapprima sul piano socio-culturale. Da qui là strategicità delle azioni formative e informative sulle giovani generazioni, di cui si occupa l’Agenzia Nazionale per la Gioventù con il commissario Federica Celestini.

Il ‘colmo’ del gender gap e la percezione dell’effettiva parità di genere passa anche per l’indipendenza economica delle donne. E’ tema approfondito dalla dottoressa Debora Miccio, nel suo ruolo direzionale ricoperto nell’Istituto per il Credito Sportivo. Il gender gap è tema di rilievo anche nella rappresentanza di genere nelle amministrazioni e nell’incentivazione del lavoro femminile nelle commesse pubbliche. E’ questione su cui si esplica l’attività dell’Autorità Nazionale Anticorruzione come rappresenta la consigliera avvocata Consuelo del Balzo. Lo stato di sottomissione o soggezione delle donne trova un fermo nella promozione della cultura della legalità e della liberazione da ogni forma di oppressione e limitazione della libertà. Se ne occupa l’Osservatorio della legalità di Rimini coordinato dal dottor Ivan Cecchini.

L’approccio alla donna come oggetto in una aberrazione della sana relazionalità uomo-donna trova una delle sue concause nell’accessibilità alla pornografia virtuale in età preadolescenziale e in una alterata percezione di sé e dell’altro molto diffusa tra i millennials. Delle evidenze scientifiche ne dà conto lo psichiatra Tonino Cantelmi. Resta estremamente diffusa la scarsa od erronea consapevolezza di quali siano gli elementi giuridicamente idonei a trasformare un rapporto sessuale in violenza sessuale con particolare riferimento all’espressione del consenso e al suo mantenimento. Ciò travolge sempre di più nel vortice di vittima e carnefice giovani spesso incapaci di spiegarsi come siano finiti da una serata in discoteca ad un’aula di Tribunale. Prova a fare chiarezza sul tema il pubblico ministero di Rimini Annadomenica Gallucci.

Annadomenica Gallucci, pubblico ministero della Procura di Rimini

Presente all’incontro anche Rachele Santorogiovane siciliana, sportiva, modella e influencer, che ha tanto da dire su come dire no alla violenza. Si parlerà anche di buona comunicazione, che è la chiave per veicolare in modo efficace i contenuti valoriali. Ne è esperta la dottoressa Martina Cian, che mette la sua competenza anche a servizio dell’associazione Moby Dick, antesignana nella promozione delle politiche pubbliche dedicate ai giovani. I sistemi di welfare contemporaneo non possono che essere ripensati alla luce delle evidenze emergenti, come spiega la professoressa Silvia Marzot, docente di Scienze dell’educazione presso l’Università di Bologna. Molte, troppe sono ancora le vittime di reati intenzionali violenti, le cui politiche per contrastare il fenomeno sono affidate al Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco.

La riviera romagnola, quindi, vuole essere patria del divertimento sano e sicuro e non essere più al centro delle cronache per gli inauditi fatti di violenza. E’ per questo che i comuni di Riccione e Bellaria-Igea Marina, con i loro sindaci Daniela Angelini e Filippo Giorgetti, si sono resi promotori di questo evento con l’Agenzia Italiana per i Giovani e i partner istituzionali che hanno fornito il patrocinio. Infine Radio Rai1 ha voluto garantire la sua diretta a testimonianza dell’importanza della manifestazione, con lo studio di Roma ed uno special live effettuato dal Mammamia di Riccione affidato alla conduzione dei giornalisti Rai, Francesca Parisella e Massimo Cecchini.