Martedì scorso, 28 novembre, il gruppo di cittadini che ha unito le proprie forze per diffondere informazioni cruciali sul progetto Anas “Il Progetto della SS16 Adriatica Variante nel tratto Bellaria – Rimini Nord – Misano Adriatico” e per contrastare la realizzazione di quanto definiamo un “ecomostro,” ha ufficialmente costituito un Comitato”. No alla variante della SS16 Rimini Tuteliamo il nostro territorio”.

“Lo scopo principale del Comitato (No alla variante della SS16 Rimini Tuteliamo il nostro territorio) – si scrive in una nota – come definito nell’articolo 2 dello statuto, è raccogliere fondi per contrastare con ogni azione legale la costruzione della Variante della SS16 Adriatica nel tratto Bellaria – Rimini Nord – Misano Adriatico.

Da tempo, un fiume di informazioni si è diffuso attraverso e-mail e chat, unendo un nutrito gruppo di individui determinati a opporsi a questo progetto, concepito negli anni duemila e spinto da interessi politici ed economici che nulla hanno a che fare con la tutela del territorio e dei cittadini che lo abitano.

L’inaspettato rinnovo della valutazione di impatto ambientale – prosegue la nota del Comitato – dell’opera ci ha spinto a costituire ufficialmente il Comitato. La sua formazione ci offre la possibilità di rappresentare in modo più efficace le preoccupazioni e gli interessi di un gruppo di persone rispetto agli sforzi individuali.

Il Comitato ci consente di condividere risorse cruciali, tra cui competenze, conoscenze, tempo e finanziamenti, per contrastare la realizzazione di questo ecomostro. Inoltre, la sua esistenza rende più efficace la raccolta e la condivisione di informazioni pertinenti riguardo al progetto, elementi fondamentali per sviluppare argomentazioni solide.

Il nostro obiettivo – continua la nota del Comitato – è non solo contrastare la realizzazione di questo progetto, ma anche informare la comunità che è stata tenuta pressoché all’oscuro dalla pubblica amministrazione. Intendiamo esercitare la massima pressione possibile sulle autorità locali attraverso petizioni, manifestazioni, incontri pubblici ed altre forme di mobilitazione.

Nella stessa serata abbiamo definito i termini del mandato affidato a un noto studio legale marchigiano, incaricato da oltre 40 firmatari, per opporre ricorso al TAR del Lazio al decreto di proroga della valutazione di impatto ambientale del 03/10/2023. Il ricorso sarà presentato entro i termini previsti.Questa importante iniziativa legale, coordinata dal Comitato, è solo la prima di una serie di azioni per evidenziare l’enorme danno che un progetto obsoleto può causare alla nostra città.

Ringraziamo fin da ora – conclude la nota – tutti coloro che ci daranno voce e speriamo di ottenere l’ascolto delle associazioni di categoria e della pubblica amministrazione, che finora hanno ignorato le nostre istanze, preferendo le sollecitazioni politiche ed economiche a quelle dei cittadini”.

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