Home___primopianoTutta la Regione sostiene Rimini e Romagna Capitale della cultura 2026

Approvata all'unanimità la risoluzione del PD con Nadia Rossi prima firmataria


Tutta la Regione sostiene Rimini e Romagna Capitale della cultura 2026


30 Novembre 2023 / Redazione

Sì alla promozione della Romagna all’interno dell’offerta di “Rimini Romagna Capitale italiana della cultura 2026”, al fine di valorizzare il patrimonio culturale e diffondere le ricadute positive dell’evento su tutto il territorio romagnolo. La commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti, ha dato il via libera all’unanimità a una risoluzione del Partito democratico a firma di Nadia Rossi (prima firmataria), Francesca Marchetti, Marilena Pillati, Massimo Bulbi, Luca Sabattini, Mirella Dalfiume, Marcella Zappaterra, Manuela Rontini, Marco Fabbri. Con l’atto politico si impegna la giunta a sostenere in tutte le sedi opportune la candidatura di Rimini e della Romagna quale Capitale italiana della cultura per il 2026.

“L’assegnazione del titolo -ha sottolineato Rossi- rappresenterebbe per Rimini, per la sua provincia e per tutta la Romagna un’occasione importante di valorizzazione della rete istituzionale, economica, sociale, culturale e infrastrutturale dei territori coinvolti, peraltro duramente colpiti dall’alluvione di maggio 2023, delineando un piano strategico della Romagna, non solo culturale. Il titolo di Capitale italiana della cultura è un riconoscimento capace di dare grande impulso per la crescita economica e la valorizzazione del territorio e come motore turistico dall’entroterra al mare, attraverso i borghi, i percorsi naturalistici, enogastronomici, cicloturistici, nonché storici e culturali, con i grandi eventi teatrali, musicali, di partecipazione.”.

“Il titolo del progetto -ha ricordato la consigliera- è ‘Vieni oltre. Qui e ora’. In Romagna vieni oltre significa vieni qui. E in questo caso vuole dire anche vieni con noi, oltre le convenzioni, oltre l’idea di turismo di massa, in una città che ha rigenerato la sua offerta culturale. Rimini è diventata anche uno spazio di rigenerazione urbana, sport e collettività. Dopo mesi duri come quelli trascorsi a maggio si tratta di un’occasione importante di valorizzazione della rete economico-sociale e culturale della Romagna”.

La risoluzione è stata accolta favorevolmente da tutte le forze politiche.

Per Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) “quella di sostenere la candidatura di Rimini è la direzione giusta. Bene mettere in campo tutte le azioni che possono far diventare la città romagnola Capitale italiana della cultura 2026”.

Matteo Montevecchi (Lega) ha sottolineato: “Siamo d’accordo con il contenuto della risoluzione e l’impegno rivolto alla giunta. Per Rimini e per tutto il territorio romagnolo rappresenterebbe motivo di orgoglio e una spinta per l’economia e il turismo locale”.

Francesca Maletti (Partito democratico) ha aggiunto: “Condividiamo pienamente la proposta e la motivazione. Per Rimini e per gli altri enti locali rappresenta una grande possibilità da un punto di vista turistico e culturale”.

L’assessore alla cultura Mauro Felicori ha evidenziato che “Rimini ha fatto un ottimo lavoro. Dopo la candidatura, l’alluvione ha fornito ulteriore motivazione a una città sottovalutata dal punto di vista culturale. Oltre alla Rimini romana e a quella di Fellini c’è la Rimini medievale e rinascimentale con esempi mirabili come il tempio malatestiano, capolavoro di Leon Battista Alberti, che all’interno custodisce un’importante opera di Piero della Francesca. Dunque, è una candidatura fortissima e aver stretto un patto con le città alluvionate che vogliono rinascere dopo l’alluvione dà ancora più forza al progetto. Chiederò un incontro al sindaco di Rimini e terrò aggiornata la commissione sui passi che faremo”.

La presidente Marchetti, sottolineando “l’importanza dell’unanimità per dare forza alla proposta”, ha accolto l’invito della consigliera Rossi a organizzare una commissione itinerante a Rimini, in virtù del valore che la città rappresenta nella dimensione culturale”.

“‘Vieni oltre, il futuro qui e ora’ è il claim del dossier di candidatura. E vieni oltre da noi in Romagna significa vieni qui, unisciti a noi, ma in questo caso vuol dire anche: vieni con noi oltre le convenzioni, oltre l’idea di una città solo turistica e di divertimento che invece negli ultimi dieci anni ha rigenerato completamente la sua offerta e con questa i suoi luoghi della cultura, dal Teatro Galli al Museo Fellini, dal Cinema Fulgor al Parco del Mare, che è spazio di rigenerazione urbana, sostenibilità, sport e collettività. Per non parlare dell’offerta naturalistica, enogastronomica, umana dell’entroterra. Anche questa è cultura a Rimini e in Romagna, sostenuta da quella rete dell’ospitalità che l’ha resa unica al mondo” continua Rossi “E poi c’è la storia antica, romana, rinascimentale, come ha ricordato l’Assessore Felicori che si è detto convintamente a fianco della nostra terra che unita ha scelto la cultura come terreno di riscossa dopo gli eventi alluvionali di maggio. Condivido le sue parole, quella di Rimini e della Romagna è una candidatura forte che può vincere il titolo per il 2026. E in ogni caso il percorso di partecipazione e il progetto culturale contenuto nel dossier di candidatura saranno il primo tassello dello sviluppo culturale e strategico del futuro, dall’entroterra al mare. Ho invitato l’Assessore Felicori, la Presidente della Commissione cultura Francesca Marchetti che ringrazio e tutti i colleghi componenti a Rimini per una seduta in loco. Per vedere insieme cosa significa ‘il futuro qui e ora’ nella nostra terra, e augurandomi che questo messaggio arrivi a Roma, al Ministero della Cultura” conclude Rossi.