HomeCronacaRimini: residence di Marina centro invaso dalla prostituzione, tre indagati

La polizia locale intervenuta con 30 agenti trova donne dai 20 ai 50 anni anche in un immobile vicino dove pagavano affitti notevollmente maggiorati


Rimini: residence di Marina centro invaso dalla prostituzione, tre indagati


13 Dicembre 2023 / Redazione

Un’imponente operazione della Polizia Locale di Rimini ha portato alla luce un presunto giro di prostituzione all’interno del residence “Portofino”, non lontano a piazzale Kennedy a Marina Centro. L’intervento, avvenuto giovedì scorso, ha coinvolto 30 agenti che hanno perquisito la struttura e le abitazioni di tre persone indagate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso.

I principali indagati sono un 26enne campano, considerato dagli inquirenti il gestore del residence, un 35enne rumeno e una 68enne anch’essa di nazionalità rumena. Secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, i tre avrebbero consentito la prostituzione nel residence e in un immobile vicino a partire dal settembre di quest’anno. Gli investigatori sostengono che i sospettati avrebbero affittato mini appartamenti alle ragazze, principalmente di nazionalità rumena e con un’età compresa tra i 20 e i 50 anni, a prezzi notevolmente maggiorati rispetto alle normali tariffe della zona, anche tre o quattro volte.

Durante le perquisizioni, gli agenti hanno identificato le donne coinvolte, che occupavano varie stanze e appartamenti all’interno della struttura. Inoltre, i gestori sono accusati di aver volontariamente evitato di registrare i clienti. La segnalazione di attività sospette è giunta dai residenti della zona, che si erano lamentati del costante via vai a tutte le ore del giorno e della notte, nonché dei rumori molesti provenienti dagli appartamenti.

Le indagini hanno coinvolto anche le abitazioni dei tre indagati, dove sono stati sequestrati telefoni cellulari, dispositivi informatici, brogliacci e appunti contenenti presunti conteggi e tariffe. Anche i telefoni delle prostitute sono stati sequestrati, e queste ultime sono state ascoltate come persone informate sui fatti.

Attualmente, il 26enne campano e la 68enne rumena sono assistiti dall’avvocatessa Maria Rivieccio, mentre il 35enne rumeno, legato sentimentalmente a una delle prostitute, è rappresentato dall’avvocato Massimiliano Orrù. Quest’ultimo ha già annunciato l’istanza al Riesame per ottenere il dissequestro del cellulare del suo assistito. L’indagine continua per fare chiarezza sui dettagli dell’attività illecita e sul coinvolgimento degli indagati.