HomeAmbienteIl fratino arriva nel Consiglio comunale di Rimini: “Basta Beach Arena”

Ma il Comitato per la Biodiversità lamenta l’assenza del Sindaco e la risposta insoddisfacente dell’assessora Montini


Il fratino arriva nel Consiglio comunale di Rimini: “Basta Beach Arena”


16 Dicembre 2023 / Redazione

“Giovedì 14 Dicembre, per noi del Comitato in Difesa della Biodiversità, è stato un giorno importante. Grazie a Gloria Lisi i temi della nostra lettera VIENI OLTRE FRATINO, giunta ormai a 600 firme, sono entrati con grande energia e convinzione in consiglio comunale. Peccato che il Sindaco non fosse presente e che la risposta dell’Assessora Anna Montini sia stata a dir poco insoddisfacente”. Così Arianna Lanci, portavoce del Comitato a difesa della biodiversità.

“L’iniziativa VIENI OLTRE FRATINO, lo ricordo, è nata lo scorso mese di Agosto a partire dal gruppo locale MONUMENTI VIVI RIMINI e all’indomani della morte dell’ultimo pullo di fratino a causa di uno dei grandi eventi della Rimini Beach Arena – un triste evento che ha avuto anche risonanza nazionale e che rientra nei rischi che la nostra Amministrazione sceglie di assumersi nel momento in cui permette l’utilizzo di quella porzione di spiaggia libera davanti all’ex colonia bolognese. Un utilizzo che non solo contraddice il concetto stesso di spiaggia libera, ma che risulta essenzialmente votato all’organizzazione di maxi eventi a pagamento violentemente impattanti e incompatibili non solo con la tutela del fratino, specie a grave rischio estinzione, ma con tutto l’ecosistema di quel luogo.  Quella con il fratino è una relazione mancata, un’occasione persa, una grande sconfitta che si protrae da anni, ma che nella scorsa stagione ha raggiunto il culmine poiché nessun pullo di fratino è riuscito ad involarsi. E perdendo i fratini, perdiamo parti di natura, parti di noi. Perdiamo la possibilità di custodire il pianeta, anziché continuare a sfruttarlo”.

La richiesta che Gloria Lisi ha portato al Sindaco e alla Giunta è: la fine della concessione di quella porzione di spiaggia a terzi e la predisposizione di misure atte a riconoscerla come OASI PROTETTA, valorizzandone la splendida vegetazione spontanea e mantenendone intatte le caratteristiche di spiaggia LIBERA, “con la possibilità di richiamare un turismo consapevole e sensibile verso la natura”.

I riferimenti normativi “sono numerosi e importanti”: le Direttive Uccelli 74/409/CEE ed Habitat, la Direttiva 2009/147/EC del Parlamento Europeo. Senza contare i riformati Articoli 9 e 41 della Costituzione, che introducono la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi tra i principi fondamentali.

“Alle circa 20 persone presenti in aula per assistere a quella interrogazione, così come a coloro che seguivano la diretta FB del Consiglio, è dispiaciuto molto assistere alla risposta gravemente insoddisfacente dell’Assessora Montini, che fornisce notizie approssimative rispetto ad anni non precisati in cui la nidificazione del fratino a detta della stessa Asoer – Associazione Ornitologi dell’Emilia Romagna – con cui vanta una fondamentale collaborazione, sarebbe andata meglio a Rimini che altrove, nonostante il più alto grado antropizzazione. Come a dire: il fratino ce la può fare anche dove non viene tutelato!”.

““Nonostante questo” continua l’Assessora, a Rimini sono state messe in atto delle misure specifiche per tutelare maggiormente i fratini. Dice addirittura che l’Amministrazione tramite l’Assessorato all’Ambiente da lei rappresentato “segue da diversi anni la nidificazione del fratino” in raccordo con Asoer. E qui viene la parte migliore: l’Assessora dipinge il fratino come un privilegiato proprio perché a Rimini gli si concede un recinto (sempre in raccordo con Asoer) e gli si lascia un pezzetto di vegetazione in cui ripararsi. Si preoccupa di ricordare che dentro quel recinto la scorsa estate sono state deposte le uova, dimenticando di ricordare però che nessun pullo è sopravvissuto e che l’ultimo ha trovato la morte proprio dentro uno dei grandi eventi concessi da questa stessa Amministrazione”.

“Devia completamente dalla richiesta di stop ai grandi eventi con il solito riferimento al pericolo rappresentato dai cani. Parla in modo vago di ambiziosi progetti per quel tratto di spiaggia nel nuovo piano dell’arenile e cita in conclusione la ridicola determina dirigenziale 3201 del 2023 che presenta colpevolmente l’enorme contraddizione di concedere i maxi eventi e di definirsi però attenta alla tutela del fratino. Quella delibera è una presa in giro,  espressione di una serie di contraddizioni stridenti, offensive verso chiunque tra i cittadini abbia anche soltanto un minimo di sensibilità – non solo ambientale – e un minimo di cognizione della realtà. Questa non sembra la risposta di una Assessora all’Ambiente. Non sembra la risposta di un’Assessora che fa parte di un’Amministrazione che si professa di sinistra. E pensare che a pochi km dal nostro Comune il Sindaco di Cervia si sta spendendo in prima persona per la tutela del fratino, fornendo un esempio virtuoso cui anche la nostra Amministrazione potrebbe ispirarsi”.

“Il grande palco della Rimini Beach Arena è una violenza verso la natura, uccide esseri viventi e lascia per mesi e anni rifiuti in profondità nella sabbia, come testimoniato da una delle foto scattate dai volontari di Salviamo il fratino a Rimini e Riccione. Foto che da sola basterebbe come replica alla deludente risposta della nostra Assessora”, è la conclusione.