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I dati statistici del 2022: stranieri in lieve calo, alto tasso di insicurezza, l'età media si innalza ancora


Provincia di Rimini: donne sottopagate, redditi medio-bassi, tanta energia consumata ma poca dalle rinnovabili


20 Dicembre 2023 / Redazione

E’ stato pubblicato  “La Provincia di Rimini in cifre” che offre una selezione di dati statistici che descrivono gli aspetti più rappresentativi della vita economica, sociale e culturale della nostra provincia. Attraverso analisi in serie storica, tabelle, grafici e glossari vengono analizzati i dati di diverse aree tematiche; i dati sono tutti aggiornati all’ultimo anno disponibile, il 2022.

Iniziamo con una slide che inquadra i dati della provincia da punto di vista della popolazione e territoriale:

Sono dati che fotograno l’attuale situazione, utili anche per i cittadini, le associazioni e il mondo della politica. Da notare la retribuzione media che è pari a 16.068,42. Purtroppo rimane una marcata differenza con le donne stimata in -6.516,52 euro. Si tratta di una cifra importante che dimostra la distanza consistente per raggiunegere una parità di genere reale. Rimane una marcata differenza anche nell’occupazione tra maschi femmine (-14%).

La provincia di Rimini ha una popolazione sempre più anziana con gli oltre i 65 anni sono oltre il 23% della popolazione ed è doppia rispetto ai 0-14 anni  (81.000 contro 41.000).

Gli alberghi in provincia di Rimini sono 4.098 con 3,4 milioni di arrivi e 14,487 milioni di presenze turistiche.

La popolazione straniera residente è dell’11,2%. In termini mumerici, un dato in lieve calo rispetto agli anni scorsi e comunque sotto le 40mila unità. Notevoli però le differenze fra Comune e Comune: sono sopra la media provinciale Rimini (13,5%) ma anche piccoli centri come Gemmano (11,3%), Mondaino e San Leo (12,2%), Sassofeltrio (12,5%). All’opposto i dati di Pennabilli (4,4%), Montegridolfo, Montecopiolo e Talamello (5,0%), Casteldelci (6,6%).

Altra fotografia della popolazione residente nella provincia di Rimini. Alta l’aspettativa di vita. Per i maschi è 81 anni e per le femmine 85,4 anni. Entrambi gli indicatori sono migliori della media regionale e nazionale.

Dato preoccupante è quello dei giovani tra 15-29 anni che non lavorano e non studiano (Neet). Un dato più basso della media nazionale e più alto della media regionale. Solo un terzo della popolazione è laureato; tuttavia il saldo è positivo per i laureati che entrano in provincia (+3,4) rispetto a quelli che vanno a risiedere altrove; a livello nazionale invece la differenza  è in negativo (-5,4) mentre la media regionale è ancora più alta e di molto (+15,4).

Il reddito medio dei riminesi è pari a 17.429 euro. Più basso della media nazionale (19.796) e di quella regionale (21.625).

In questa slide alcuni indicatori interessanti. Preoccupanti i dati sulla sicurezza (insicurezza). Le violenze sessuali hanno una percentuale più alta della media italiana e regionale. Altissimi i numeri dei reati predatori. In questo caso incidono le presenze turistiche.

L’energia elettrica da fonte rinnovabili è solo il 12%. La metà della media regionale e nettamente inferiore alla media nazionale (41,6%). Il dato è ancora più sorprendente se confrontato con l’installazione di pannelli fotovoltaici. Infatti la provincia di Rimini ne ha installati negli anni il doppio della regione e quasi tre volte la media nazionale per km quadrato. Il dato non deve però sorprendere. Il turismo è una industria energivora soprattutto per il condizionamento, di qui il divario tra produzione e consumo di energia elettrica.