Home___primopianoEx Questura. Asi risponde a Magrini: “Siete una giunta arrogante”

Marco Da Dalto non condivide la linea di attesa del Comune di Rimini sul progetto presentato


Ex Questura. Asi risponde a Magrini: “Siete una giunta arrogante”


22 Dicembre 2023 / Redazione

Continua il dibattito, con polemiche sempre più accese, tra ASI, la proprietà dell’ex questura e l’amministrazione comunale di Rimini. Questa volta la risposta di ASI è rivolta all’assessore Juri Magrini per il suo intervento in Consiglio Comunale durante l’approvazione del bilancio di previsione.

L’intervento di Marco Da Dalto responsabile del progetto Rimini Life

“Le resistenze di quest’amministrazione hanno davvero superato ogni limite di sopportazione.

L’assessore alle attività del Comune di Rimini, Juri Magrini, ieri sera in consiglio comunale non ha mancato di evidenziare la bassezza e il livello di arroganza che questa Giunta esprime sin dal giorno della nostra aggiudicazione all’asta dell’ex Questura.

Che brutta l’espressione con cui è stato apostrofato il nostro progetto “city LIFE alla riminese”, offensivo anche nei confronti del progettista che è persona garbata, professionista di profilo europeo.

L’obiettivo è chiaro, ove non si può impedire va ritardato ed ecco adesso che la riqualificazione dell’ex compendio dipende dallo stadio.

Non può essere così. E se il progetto non viene presentato? E se il progetto non è di gradimento dell’amministrazione?

Mentre il nostro progetto dipende dallo stadio, l’amministrazione approva la realizzazione di palazzine pubbliche di fronte la curva dello stesso stadio con alle spalle il buco nero e la vergogna della città. Spieghi, l’assessore Magrini, la coerenza e la visione unica di città di cui parla.

Magrini parla di minor entrate nel bilancio comunale – per colpa del governo ‘non amico’ a suo dire – poi non spiega perché vuole spendere soldi pubblici per espropriare aree ad ASI che cederebbe gratuitamente. Me la spiega la coerenza?

Getta ombre sulle negoziazioni pubblico private nei progetti di rigenerazione, che è la filosofia della nuova legge regionale. Racconta la favola della distribuzione su marchi alimentari in città, dimenticandosi di dire che c’è un dominio assoluto di Coop e Conad che stanno nella categoria supermercati e che tutti gli altri marchi, per la stragrande maggioranza sono discount – che è un segmento diverso.

Magrini omette di dire – in modo strumentale – che la nostra ultima proposta si può attuare indipendentemente dal progetto dello stadio perché è uno stralcio autonomo e nella stessa manifestazione di interesse presentata dal Comune per il bando dei fondi regionali era prevista l’attuazione a stralci, è piena di elementi oggettivi di interesse pubblico:

  • riduce la cementificazione (abbiamo proposto di rinunciare a 17.600 mq dei 23.773 acquistati);
  • ⁠prevede la cessione gratuita di oltre due ettari di terreno ove il comune può realizzare le palazzine pubbliche (verso la via Ugo Bassi e non di fronte la curva dello stadio), parchi e parcheggi e anche l’asilo del CEIS;
  • ⁠riqualifichiamo un ambito degradato e insicuro abbattendo oltre 90.000 mc di incubo urbano;
  • ⁠avviamo un’attività produttiva (a cui è assimilato un supermercato) migliorando competitività e attrattività del territorio, a beneficio dei consumatori;
  • ⁠il comune risparmia i soldi per l’esproprio, già messi a bilancio, con cui può cofinziare – se crede – la realizzazione dell’asilo del CEIS;
  • ⁠libera eventualmente l’anfiteatro romano dall’occupazione abusiva;
  • ⁠incassa oltre gli oneri concessori ordinari anche il contributo straordinario che può utilizzare per realizzare parte di quei parchi e parcheggi sulle aree che gli cediamo gratuitamente.
  • ⁠si costituiscono circa 65 nuovi posti di lavoro.

Magrini riguardo ad altri casi ha detto “abbiamo dato priorità al motore economico e poi realizzato le infrastrutture” poi ha apostrofato il governo tacciandolo di abusare del proprio potere sui comuni.

Ora mi perdoni, sempre per il principio del diritto di critica: da sempre abbiamo detto che il supermercato è il motore economico che consente la rigenerazione, perché invece di trovare un tavolo costruttivo abbiamo dovuto subire in questi due anni attacchi, minacce, offese e diffamazioni?

Voglio concludere con una domanda rivolta alla città e non solo.

Se per Magrini il governo centrale per le sue scelte compie un abuso di potere, gli atteggiamenti del Sindaco e di questa Giunta, che hanno respinto il nostro progetto senza giustificare il diniego, che attuano tutte le azioni possibili per ostacolare le nostre proposte – contrari ai principi della buona amministrazione – come l’ultima che è palesemente sbilanciata verso l’interesse pubblico, che ci hanno minacciato – chi ha comprato l’ex questura ha fatto un pessimo affare – offeso – city LIFE alla riminese, diffamato – fanno un hub logistico; che lascia quel quartiere in uno stato di insicurezza, abbandono e degrado; come lo si può definire?

Chissà che qualcuno non mi aiuti ad avere una risposta.”

Nella foto la proprietà dell’ex questura e i proponenti del progetto Rimini Life