HomePoliticaSpiagge, l’on Colombo di Fratelli d’Italia contro i bandi ma il governo non fa nulla

L'esponente di Fratelli d'Italia critica le iniziative dei comuni romagnoli a guida Pd di mettere a bando le concessioni


Spiagge, l’on Colombo di Fratelli d’Italia contro i bandi ma il governo non fa nulla


29 Dicembre 2023 / Redazione

L’On. Beatriz Colombo di Fratelli d’Italia con una nota critica le amministrazioni della costa a guida Pd della costa romagnola, per avere iniziato la procedura per i bandi di gara delle concessioni demaniali turistiche. L’atteggiamento dei comuni di centrosinistra in realtà cerca di coprire il vuoto legislativo lasciato dal governo come sancito nei fatti dall’informativa del ministro Matteo Salvini al governo nella giornata di ieri (28 dicembre)
“Tutta la Romagna a guida Pd segue Rimini a mettere a gara le concessioni balneari seminando il Caos tra i gestori scrive l’on Colombo. Non mi spiego questa strategia del pd che continua a portare avanti azioni contro i suoi stessi cittadini, un po’ come a Riccione sempre il Pd ha deciso di alzare le tasso con l’addizionale Irpef, e quindi non riesco a capacitarmi di come ci possano essere ancora comuni e Regioni sotto la loro stessa guida.

La tutela delle imprese balneari è da sempre una priorità di Fratelli d’Italia e del Governo Meloni. Il nostro Capodelegazione al Parlamento Europeo Carlo Fidanza, che da sempre si batte a favore dei nostri balneari italiani, ha chiesto che, dopo le pronunce nazionali e le interlocuzioni europee, ma soprattutto dopo la mappatura delle coste che ne evidenzia la mancanza del requisito di scarsità, ha chiesto che in attesa del riordino i Comuni estendano concessioni per tutto il 2024 a tutela del comparto.

La tutela delle imprese balneari  è da sempre una priorità per me e per tutto il gruppo di Fratelli d’Italia, nonchè per il Governo presieduto da Giorgia Meloni.
A tal fine per la prima volta , nei mesi scorsi, è stata realizzata la mappatura delle coste, che ha consentito di valutare, come indicato dall’ultima sentenza della Corte di Giustizia Ue, il requisito della scarsità della risorsa naturale, imprescindibile per l’ applicabilità della direttiva Bolkestein. A questo si aggiunge, inoltre, una recente pronuncia della Cassazione che, bocciando una precedente sentenza del Consiglio di Stato, riconosce piena legittimità al Governo di operare sulla materia. Per questo motivo, in attesa di una normativa definitiva, spetta adesso ai Comuni riconoscere la validità delle concessioni fino al 31/12/24, aspetto fondamentale se si vuole realmente tutelare un comparto che, soprattutto da noi in Romagna, rappresenta un fattore economico di primo piano ed una eccellenza invidiata in tutto il mondo.
In conseguenza di ciò ad oggi ai Comuni spetta quindi riconoscere che i titoli concessoti hanno validità fino al 31/12/2024, in attesa della normativa definitiva che ponga fine alla procedura di infrazione e dia finalmente certezza agli operatori , espressione di quella tipicità di immagine e impresa tutta italiana che è sempre stato la nostra priorità tutelare. “