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Si intitola “Dalla savana all’igloo” a sottolineare il cambiamento climatico rapido che sta avvenendo


Montescudo: al Teatro Rosaspina parte la rassegna di teatro a cura di L’Attoscuro


8 Gennaio 2024 / Redazione

OLTREMISURA 2024 a cura de L’Attoscuro

DALLA SAVANA ALL’IGLOO

Teatro Francesco Rosaspina, Montescudo – Monte Colombo

Questa la proposta di Oltremisura 2024, rassegna di teatro contemporaneo organizzata dall’Associazione L’Attoscuro presso il Teatro Francesco Rosaspina di Montescudo, in collaborazione con il Comune e l’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo di Montescudo – Monte Colombo e la Pro Loco di Montescudo, giunta quest’anno alla sua ventiduesima edizione.

Anche per il 2024 è stato rinnovato il sostegno alla rassegna da parte di Gruppo Hera, Romagna Acque Società delle Fonti S.p.a, Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini. Da quest’anno la Cooperativa Sociale Cento Fiori collabora alla realizzazione di Oltremisura024. La rassegna ha il patrocinio della Provincia di Rimini. 

“Dalla savana all’igloo” è il titolo della stagione 2024, a sottolineare il cambiamento climatico rapido che sta avvenendo in questi ultimi anni nell’avvicendarsi delle stagioni. Dal caldo tropicale, estenuante e opprimente fino agli spilli urticanti e pungenti del gelo, le stagioni non si alternano più in uno spazio temporale armonioso, quello dei mesi a loro preposti, ma si succedono veloci ed improvvise le une alle altre in una sola giornata. E così fa il corpo quando è ridotto a isolata monade tra i moti ondosi e imprevedibili delle emozioni. Ora è il fuoco che avvampa di passione, furore e rabbia dal petto fino alle orecchie, ora è il gelo che avvolge cuore e membra in pesante solitudine. E il teatro resta quindi il luogo per dare conforto e rinnovare lo stare insieme, facendo esperienza comune e sensoriale dell’alchimia prolifica e cangiante delle emozioni e dell’anima tutta.

Il sipario si apre domenica 14 gennaio 2024 alle ore 18.00, con lo spettacolo Il primo miracolo di Gesù Bambino tratto dal “Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame e interpretato da Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri. La riproposizione di un’opera straordinaria, una delle giullarate più famose dello spettacolo capolavoro di Dario Fo e Franca Rame, qui interpretata da un solo attore che coinvolge il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Una “giullarata” esilarante sui temi attualissimi dell’emigrazione, del lavoro e dell’integrazione e che lascia allo spettatore “la mente in ebollizione, la gioia nel cuore e il sorriso sulle labbra.”

Domenica 21 gennaio 2024 alle ore 18.00 la rassegna prosegue con Vecchia sarai tu! un monologo di e con Antonella Questa, scritto insieme a Francesco Brandi e diretto dallo stesso, dove si riflette sulle donne, sulla loro età e sull’invecchiamento al quale ancora non hanno diritto. Uno spassoso trittico in cui si racconta la storia di tre donne che appartengono a tre generazioni differenti, ognuna di loro impegnata a combattere contro il tempo che inesorabilmente incalza: l’anziana Armida chiusa in ospizio contro la propria volontà, la nuora Sabine impegnata a “congelare” la giovinezza del suo corpo e la nipote Monica alle prese con la precarietà sentimentale e lavorativa che non le fa cogliere alcun posto dove immaginarsi il suo futuro. Uno spettacolo che con leggerezza e sensibilità porta a riflettere su quanto la vecchiaia possa anche essere un dono e regalare ancora momenti ricchi e belli; un monologo comico per esorcizzare la paura di invecchiare e ricordarsi che “vecchia… lo sarai anche tu!”

Domenica 4 febbraio 2024 alle ore 18.00 è la volta di Sotterraneo ad andare in scena con lo spettacolo “Shakespearology”, un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo. Sotterraneo, collettivo di ricerca teatrale tre volte Premio Ubu, porta sul palco Sir William Shakespeare in carne-e-ossa per fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post-mortem dentro e fuori dalla scena.

Domenica 11 febbraio 2024 alle ore 18.00 il Rosaspina ospita uno dei più grandi interpreti del teatro di ricerca e del rinnovamento della scena italiana: Alfonso Santagata e il nuovo spettacolo “Lei”, ispirato dal romanzo La mite di Fëdor Dostoevskij, in cui il protagonista, un usuraio sconvolto dopo il suicidio della giovane moglie, si abbandona ad un soliloquio delirante. Nella sua disordinata sconnessione si scaglia contro chiunque torni alla sua mente, cercando di ricostruire le cause della propria catastrofe. Ex capitano cacciato dal suo reggimento con l’accusa di viltà, è stato un uomo avaro e vendicativo; chiuso nella sua gabbia di sistemi pretendeva che lei lo amasse, credesse in lui e lo seguisse, ma così non era. Con Dostoevskij saltano tutte le logiche, le certezze crollano e la domanda che si innesca è: “chi è il carnefice dei due?” Perché comunque si tratta di due esseri umani, ma anche di una vittima e di un carnefice. Lo spettacolo ha debuttato il 2 dicembre 2023 al Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa.

Domenica 18 febbraio 2024 alle ore 18.00 la Compagnia Sosta Palmizi porta in scena lo spettacolo “Gli ultimi giorni di Pompeo” tratto dal libro di Andrea Pazienza “Pompeo” uscito nel 1987 e destinato a entrare immediatamente nella leggenda. L’autore, un ancora giovanissimo Andrea Pazienza, narra la discesa nel baratro dell’eroina, una discesa non solo personale ma generazionale. Un libro scomodo, feroce, commovente, sincero fino alla brutalità che i tre protagonisti – Massimo Bonechi, Riccardo Goretti e Giorgio Rossi – portano in scena nella sua versione integrale, trasudanti amore per l’opera originale in ogni gesto scenico. Un’opera straziante e meravigliosa figlia di grandi slanci politici e culturali, e di grandi delusioni.

“Andrea Pazienza, e questa opera particolare di Andrea Pazienza, è un game changer. Prima di conoscerlo sei una persona, dopo che l’hai conosciuto, un’altra.”

Venerdì 8 marzo alle ore 20.30 in occasione della giornata internazionale della donna, la Compagnia Reparto Prototipi in collaborazione con L’Attoscuro, presenta lo spettacolo “Questioni di sguardi” un viaggio all’interno del mondo femminile attraverso i testi di scrittori e scrittrici del Novecento.

In base all’uso e a convenzioni che, anche se finalmente in discussione non sono tuttavia affatto superate, la presenza sociale della donna ha una qualità diversa da quella maschile. La presenza dell’uomo dipende dalla promessa di potere che egli incarna. Se la promessa è grande e credibile la sua presenza è straordinaria. Se la promessa è irrisoria o non credibile la sua presenza è considerata scarsa. (…) La presenza della donna, invece, esprime l’atteggiamento che ella ha verso sé stessa (…) La sua presenza si manifesta nei gesti, nella voce, nelle opinioni, nelle espressioni, negli abiti, negli ambienti di cui si circonda, nel gusto. (…) La presenza della donna è così intrinseca alla sua persona che gli uomini tendono a pensare a essa come una sorta di emanazione fisica, una specie di calore o odore o aura”. Jhon Berger

Domenica 10 marzo 2024 alle ore 18.00 si approda al primo concerto della stagione, canti e poesie di libertà e rivolta, con Mara Redighieri, ex cantante del gruppo Üstmamò. “Futura Umanità” è un inno alla libertà e alla resistenza senza tempo in cui l’artista propone assieme a brani del suo ultimo lavoro discografico, canti partigiani e anarchici di rivolta, scritti e poesie che narrano attraverso un parallelo netto e coerente, la identica disperazione e tribolazione dei poveri e degli oppressi. Mara Redeghieri in Trio elettroacustico con Nicola Bonacini al contrabbasso elettrico, Lorenzo Valdesalici alle chitarre elettriche, chitarra acustica e loop station e la prestigiosa produzione artistica di Stefano Melone, artefice della poetica sonora. Poesia, arrangiamenti minimali e suoni rarefatti in ottanta minuti di reading concerto.

Domenica 17 marzo 2024 alle ore 18.00 saranno gli allievi del laboratorio Libera Teatro a presentare lo spettacolo “Una corona di stracci” allestito dalla Compagnia La Baracca-Testoni Ragazzi e in collaborazione con Libera – Associazione nomi e numeri contro le mafie (coordinamento di Bologna).

Vestiti sparsi, vestiti che si indossano. Vestiti con colori, forme e dimensioni sempre diverse. Vestiti che raccontano una storia. Una performance corale che racconta di Emanuele e dei suoi legami con Cosa Nostra e che si interroga su quali siano le ragioni e i contesti che portano un adolescente a desiderare di diventare un “uomo d’onore”. Un mucchio di vestiti e sette attrici che, sempre presenti in scena, parlano di obiettivi, di scelte, di bivi e di strade sbagliate che a volte non si può fare a meno di prendere.

Domenica 24 marzo 2024 alle ore 18.00 chiude la stagione il secondo appuntamento musicale della rassegna “Corazón de tierra” ad opera di Colectivo 73, un gruppo di musicisti riminesi e il loro personale omaggio alla memoria del cantautore e poeta cileno Víctor Jara.

Artista rivoluzionario, tra i maggiori esponenti insieme a Violeta Parra della Nueva Canción Chilena, Víctor Jara continua a essere amato e interpretato in tutto il mondo a cinquant’anni dal suo assassinio perpetrato dal regime militare di Pinochet in Cile. Il suo impegno civile espresso nella canzone, nella riscoperta delle radici del folklore sudamericano e nel teatro, lo rende una delle figure più straordinarie dell’America Latina. Ripercorre la sua storia il Colectivo 73 in un concerto narrato e carico di pathos.

Infine due gli appuntamenti presenti quest’anno in sala mostre:

Domenica 14 Gennaio 2024 ore 18.00

DARIO FO autore dei dipinti

fABIO GRASSI autore del libro

Dario Fo, Il Maestro dei Pennelli – estratto in sei opere

Sei i quadri presenti, dipinti e disegnati da Dario Fo e appartenenti al Fondo Primo Grassi, che rappresentano alcune delle battaglie politiche e sociali condotte, negli anni, da Dario Fo e Franca Rame, alla loro difesa di deboli, emarginati ed oppressi. Battaglie che ben si evincono dal libro di Fabio Grassi “Dario Fo, il Maestro dei Pennelli – Come il Premio Nobel dipingeva il suo teatro”, Randagio Edizioni 2022.

Il volume – già presentato al Salone del Libro di Torino nel maggio 2022 ed in altre rassegne letterarie, oltre che a Bookcity Milano – non è un semplice catalogo ma un vero e proprio libro arricchito di foto, di curiosità e di uno studio su come il premio Nobel disegnasse il suo teatro prima di portarlo in scena. Dipinti, bozzetti di scena, disegni che Dario Fo regalò, negli anni, a Primo Grassi. Spezzoni di trame teatrali, racconti di lotte operaie, bombe e stragi di stato, difesa dei deboli e degli oppressi, speculazioni edilizie, chiusura dei manicomi, opere rossiniane, il Cile di Allende e di Victor Jara, la morte “accidentale” di Pinelli: la trama del libro accompagna il lettore a riesaminare le battaglie sociali e politiche condotte da Dario Fo e Franca Rame attraverso il teatro politico con ironia e determinazione, e contiene storie e dipinti legati a tecniche teatrali, geometrie e armonie, maschere greche e canti siculi, ma anche a Jannacci, Cochi e Renato, De Andrè, Carlin Petrini, al delfinario di Cesenatico, fino all’ultima mostra-spettacolo che Fo realizzò nel 2016 proprio al Palazzo del Turismo “Primo Grassi” di Cesenatico: ‘Darwin-Ma siamo scimmie da parte di padre o di madre?’.

A Oltremisura024 verranno esposte sei opere uniche: tre appartenenti allo spettacolo “Settimo, ruba un po’meno” del 1964, una per il Barbiere di Siviglia, poi il dipinto legato alla Storia della Tigre e il quadro che Dario Fo dedicò alle madri dei desaparecidos cileni.

Infine in una piccola nicchia verrà ospitato il primo catalogo di Mistero Buffo, disegnato in copertina dallo stesso Maestro.

Domenica 10, 17, 24 Marzo 2024 ore 18.00

ELISABETTA MARCONI

DOMO PUPOJ

Le Pupoj sono piccole visioni silenziose , fragili e piene di sogni.

Vestono le parole dei libri per non dimenticarli. Ciascuna è un pezzo unico, ideata per chi la riceverà in dono. Ognuna di loro è venuta a trovarmi nel mondo altro, quello tra il qui e il là e come nei sogni si presentano frammentate, apparentemente incompiute, per indossare il viso di chi le guarda.

Fra le infinte virtù: la discrezione e l’ascolto.

Amano.

Realizzate con:

carta riciclata, carta collata, cartapesta,

scampoli di stoffa

fiori e foglie pressati o essicati, spezie, frutta secca,

frammenti di ricordi conservati nelle scatole in cantina e in

soffitta

oggetti rinvenuti nelle passeggiate in campagna

tutto ciò che il mare può e sa regalare.

Al termine di ogni spettacolo APERITIVO offerto dalla Pro Loco di Montescudo.

 

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Oltremisura è realizzato in collaborazione con Comune di Montescudo – Monte Colombo, Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo del Comune di Montescudo – Monte Colombo, Pro Loco di Montescudo

con il sostegno di Gruppo Hera, Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena  e Rimini

in collaborazione con Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A., Cooperativa Sociale Cento Fiori

con il Patrocinio di Provincia di Rimini

L’Attoscuro e il Teatro Rosaspina promuovono La Valle dei Teatri – Rete Teatrale Valconca

 

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Ingresso 12 €

Residenti nel Comune di Montescudo – Monte Colombo 10 €

Spettacoli 8 e 17 marzo ingresso libero. Spettacolo 10 marzo biglietto unico 10 €

www.lattoscuro.it   

Info e prenotazioni

+39 347 5838040   +39 347 5267727   +39 339 6512980

Teatro F. Rosaspina, Piazza del Municipio 1, Montescudo (RN)