CAU a Novafeltria, Asl Romagna a SNAMI e Comitato: “Basta falsità e allarmi ingiustfcati”
14 Gennaio 2024 / Redazione
In merito alle affermazioni sui servizi sanitari di assistenza territoriale a Novafeltria da parte dello Snami e del Comitato Giù le mani dall’Ospedale, arrivano le precisazioni dell’Azienda USL della Romagna.
Direttore Generale Tiziano Carradori: “Alle affermazioni pretestuose di questa sigla Sindacale della Medicina Generale abbiamo già fornito una risposta articolata con la nota del 30 dicembre, per cui di fronte alla loro riproposizione preferiamo limitarci a ricordare al dottor Pietro Pesaresi che per perseguire i particolari interessi corporativi non c’è bisogno di dire falsità e procurare così ingiustificato allarme nella popolazione. Con l’attivazione aggiuntiva del CAU il 29 gennaio, il Punto di Primo Intervento di Novafeltria è confermato intonso, al pari di quelli di San Piero in Bagno e Santa Sofia”.
Mirco Tamagnini, Direttore Distretto di Rimini: “I sopralluoghi dei tecnici Ausl Romagna a Novafeltria sono settimanali considerando i lavori in corso con importanti investimenti già in più occasioni rappresentati. Nel mese di dicembre i sopralluoghi hanno avuto anche l’obiettivo di verificare gli spazi del nuovo CAU ed è stata evidenziata l’opportunità, considerando anche il periodo influenzale, di migliorare i flussi di gestione dei pazienti. Per tale motivo si è convenuto di aprire una porta di comunicazione fra l’area del PPI e il locale attiguo, utilizzato temporaneamente per la sosta e l’osservazione di tali pazienti, favorendo così la gestione assistenziale degli stessi e incrementando definitivamente quindi il PPI di un locale con ben 4 postazioni di osservazione per pazienti barellati, oltre ai locali già previsti da accreditamento”.
“Come avviene periodicamente a cadenza trimestrale, il 27 dicembre si è tenuto un incontro con tutti i Sindaci dell’Alta Valle, in cui è stato presentato il nuovo primario della Cardiologia che presterà una volta al mese la sua attività all’ospedale Sacra Famiglia in aggiunta all’attività cardiologica già attiva, si è fatto poi il punto sull’attività chirurgica ed è stato confermato il mantenimento del PPI a cui dal 29 gennaio si aggiungerà il CAU, con discussione dei possibili spazi. In data 2 gennaio siamo tornati a Novafeltria (Direttore del Distretto, ufficio tecnico, DIT e Cure Primarie) e abbiamo ulteriormente verificato gli spazi disponibili nella Cittadella della Salute sia all’interno della Casa della Comunità sia in ospedale, nell’ala dove sono presenti già altri servizi territoriali. Nel corso del sopralluogo l’ipotesi, per le vie brevi e senza ancora essere definitiva, era stata anticipata al Sindaco di Novafeltria, in quel momento presente nella Casa della Comunità. Il 10 gennaio i colleghi dell’ufficio tecnico, della sanità pubblica e delle vaccinazioni pediatriche si sono congiuntamente recati a Novafeltria per verificare come l’ipotesi che si stava delineando fosse conforme ai requisiti di autorizzazione. Ecco quanto da loro riportato dopo tale sopralluogo: “i locali in cui saranno traferiti gli ambulatori vaccinali adulti e pediatrici di Novafeltria, collocati al secondo piano dell’Ospedale in contiguità con altri servizi territoriali quali il Consultorio familiare e con l’ambulatorio di una Pediatra di Libera Scelta coesistenti già da diversi mesi, risultano essere completamente idonei a tale utilizzo. Sia dalle valutazioni documentali sia dal sopralluogo effettuato non sono emersi elementi ostativi al trasferimento dal punto di vista autorizzativo. Per precauzione e a tutela degli utenti adulti fragili viene comunque individuato uno spazio di attesa separato da quello dell’utenza pediatrica“.
“Successivamente a questo sopralluogo, giovedì 11 gennaio il piano è stato da me presentato in Comitato di distretto alla presenza dei Sindaci, raccogliendo il favore dei presenti. Solo dopo il percorso appena illustrato è stato dato mandato, dal sottoscritto, di procedere all’attuazione. Invito pertanto il dott. Cursi e tutto l’intero Comitato Giù le mani dall’Ospedale a porre attenzione nel rilasciare dichiarazioni che chiamano in campo l’Azienda senza aver anticipatamente verificato la correttezza e veridicità delle informazioni come pure a fornire specifica documentazione a supporto dei presunti rischi che ogni volta annuncia sui media”.