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Come si muove il partito di Salvini a Rimini verso le elezioni europee e amministrative


Spiagge: mentre Meloni cerca mediazione la Lega non vuol cedere un centimetro


17 Gennaio 2024 / Paolo Zaghini

Con quest’ultima lunga chiacchierata con Elena Raffaelli, segretaria provinciale della Lega, chiudo questa carrellata sui partiti riminesi che stanno preparandosi alle elezioni europee e amministrative ormai fissate dal Governo in un election day per sabato 8 e domenica 9 giugno 2024.

Nell’aprile 1984, quarant’anni fa, Umberto Bossi fondava la Lega Lombarda (poi diventata Lega Nord nel dicembre 1989) di cui sarà il Segretario sino ad aprile 2012, quando sarà travolto dallo scandalo dei fondi di partito dirottati sulla sua famiglia. Lo sostituì per poco più di un anno Roberto Maroni. Il 15 dicembre 2013 Matteo Salvini veniva eletto Segretario con elezioni primarie interne dopo le elezioni  politiche di febbraio in cui la Lega aveva toccato i minimi storici, sia a livello nazionale sia nei suoi tradizionali baluardi locali e regionali. Salvini impresse una svolta storica alla Lega, riorientando il suo indirizzo politico verso le destre nazionaliste europee. Il 14 dicembre 2017 il partito assunse la nuova denominazione Lega per Salvini Premier.

Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 la Lega, all’interno di una coalizione di centrodestra, ottenne il risultato storico del 17,35% delle preferenze alla Camera e del 17,65% al Senato, confermandosi come primo partito dell’area di centro-destra e attestandosi come terza forza politica del paese. Il risultato massimo ottenuto dalla Lega Nord era stato sino a quel momento il 10% circa delle politiche del 1996, quando si era presentata da sola.
Dopo una lunga trattativa, l’1 giugno 2018 nacque il governo presieduto dal professor Giuseppe Conte, indipendente vicino e indicato dal Movimento 5 Stelle. Si trattava di un governo di coalizione, nato da un accordo tra la Lega con il M5S. Nel governo entrò lo stesso Salvini, come vicepresidente e ministro dell’Interno.

La Lega alle elezioni europee del 26 maggio 2019 ottenne oltre 9 milioni di voti e il 34,26% dei suffragi, il suo miglior risultato elettorale che lo portò ad essere il primo partito italiano. Elesse una pattuglia di 28 deputati al Parlamento europeo, seconda solo a quella del partito tedesco della CDU, che ne elesse 29. Ma con l’uscita dall’Europa della Gran Bretagna la Lega ottenne un altro eurodeputato, raggiungendo lo stesso numero della CDU tedesca.

L’8 agosto 2019 la Lega ritira la fiducia al Governo Conte I, e passerà all’opposizione al governo Conte II. Rientrerà al governo il 13 febbraio 2021 con la presidenza di Mario Draghi.

Alle politiche del 25 settembre 2022 la Lega, alleata con Forza Italia e Fratelli d’Italia, otterrà l’8,79% dei voti alla Camera e l’8,84% al Senato, subendo un notevole calo di voti rispetto alle precedenti elezioni. Il centro-destra con il 44% dei voti (la somma dei tre partiti) vinse le elezioni e Giorgia Meloni divenne il nuovo Presidente del Consiglio italiano.

Questa rapida carrellata sulla storia del partito a livello nazionale mi serviva per inquadrare la storia della presenza della Lega a livello provinciale. Gli alti e bassi elettorali nazionali non hanno avuto uguale sostanza nel riminese. La Lega è stata in questi decenni un partito poco rappresentato nei consigli comunali, con scarsa influenza nel dibattito politico locale (ci ha detto la Raffaelli: è difficile ritagliarsi spazi politici per una forza di minoranza). Però le prese di posizione a volte di alcuni suoi esponenti hanno rasentato il folklore o hanno dato voce al peggior nazionalismo, omofobia, xenofobia, con attacchi all’Europa e prese di posizione filo Putin.

Il successo elettorale del 2018 comunque consentì l’elezione alla Camera della riccionese Elena Raffaelli (sino al 2022), classe 1979, in Consiglio Comunale a Riccione dal 2009 ad oggi ed assessore con la Sindaca Renata Tosi dal 2017 al 2022. Con la detenzione di più responsabilità contemporaneamente.

Il 16 dicembre 2022, dopo un breve periodo in cui fu commissaria (dopo il segretario Bruno Galli, oggi vice-sindaco a Bellaria), venne eletta per acclamazione Segretaria provinciale della Lega riminese. Assieme a Lei fu eletto un Direttivo di sei persone chiamato a coadiuvarla nella direzione del partito: Claudio Di Lorenzo, Enzo Ceccarelli, Veronica Pontis, Leonardo Bindi, Gianluca Sardella e Massimiliano Baietta. A questi, con nomina fiduciaria, si aggiunse Cristiano Mauri.

Il partito è strutturato in 6 sezioni nel Riminese: quella di Rimini (segretario Gilberto Giani), quella di Riccione/Valconca, quella di Bellaria-Igea Marina, quella di Santarcangelo di Romagna, quella della Bassa Valmarecchia e quella dell’Alta Valmarecchia. Il numero degli iscritti non è noto, e la Raffaelli nel nostro colloquio non ha voluto dirmelo.

La Lega riminese fa parte della Lega Romagna Salvini premier, fondata nel febbraio 2020, separando così la Romagna dall’Emilia. Segretario dalla sua nascita l’on. forlivese Jacopo Morrone, classe 1983, riconfermato nell’incarico anche nel Congresso del 21 giugno 2023. Morrone è deputato dal 2018, riconfermato nel settembre 2022 come candidato dei tre partiti del centro-destra nell’uninominale sconfiggendo il candidato di centro-sinistra Andrea Gnassi in una campagna elettorale durissima e non priva di pesanti asprezze (Giani, in risposta ad una nota del Segretario del PD Filippo Sacchetti, scrisse: “la Lega è presente ovunque, conosce i problemi locali, ha ricette pragmatiche e concrete per curarli. Il PD va avanti per slogan: il segretario del PD non capisce che un conto è fare il sindaco comportandosi da ‘divo’ accentrando su di sé l’attenzione. Un altro conto, ben più difficile, è tutelare a testa bassa le esigenze del territorio romagnolo a Roma, dove si intrecciano interessi diversi e in contrasto fra loro (…). Puntare su un ‘peone’ destinato fino a prova contraria, a pigiare un pulsante”).

Ad oggi la Lega in Provincia di Rimini ha un Sindaco (Leonardo Bindi a San Leo); è al governo del Comune di Bellaria-Igea Marina con il Sindaco di Forza Italia Filippo Giorgetti (vice-sindaco Bruno Galli, Assessore Cristiano Mauri); ha consiglieri comunali a Rimini, Riccione, Bellaria, Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano, San Clemente, San Leo.

In Consiglio Comunale a Rimini siedono 4 consiglieri della Lega: Matteo Zoccarato (classe 1987), Presidente della 2. Commissione consiliare, Loreno Marchei, Luca De Sio, Andrea Pari. Eletti nella consultazione del 3 ottobre 2021, dove la Lega ottenne il 13,46% (Fratelli d’Italia il 13,77%, Forza Italia il 2,01%).

Ma, a livello provinciale, il 25 settembre 2022 alla Camera la Lega ottenne solo il 7,71% (Fratelli d’Italia il 27,91%, Forza Italia il 6,61%), al Senato la Lega il 7,66% (Fratelli d’Italia il 27,21, Forza Italia il 6,52%).

Difficile dire quale potrà essere il risultato della Lega a livello nazionale e nel nostro territorio alle europee di giugno. La Segretaria si dichiara ottimista (e del resto non potrebbe dire altro).

Per quanto riguarda le elezioni nel 16 comuni del riminese, per i due comuni sopra i 15.000 abitanti (Bellaria-Igea Marina e Santarcangelo di Romagna) per il primo è confermato il sostegno alla ricandidatura del Sindaco Giorgetti, mentre per il secondo si è attivato il tavolo dei tre partiti di centro-destra che si riunirà a giorni per decidere. La Segretaria mi ha detto che i nomi finora usciti sui giornali sono tutte delle ipotesi, ma non c’è al momento alcuna certezza. Nei comuni sotto i 15.000 abitanti si lavorerà per liste civiche di centro-destra.

Infine alcune battute su due questioni. Sulla “guerra” di Riccione che è costata la sospensione della Sindaca Daniela Angelini per diversi mesi nel corso del 2023: è stato un confronto vivace, non un litigio. Una cosa è la dialettica politica, una cosa le relazioni personali. Sarà, però è certo che lo scontro è stato pesante ed ha impedito al Comune di Riccione di essere operativo a favore dei suoi cittadini.

Invece sulla situazione delle spiagge. Oggi i giornali dicono che la Meloni non vuole aprire un altro contenzioso con l’Europa ed ha incaricato il Ministro Fitto a trovare una mediazione. Ma Salvini sembra deciso a tenere la linea dura a difesa della lobby dei balneari. La Raffaelli, che è concessionaria da decenni di due zone di spiaggia a Bellariva di Rimini, è su questa linea: difesa ad oltranza dello status quo esistente nelle concessioni balneari, attaccandosi alla mappatura recentemente svolta delle coste italiane. Non una politica di favori, dice, “ma spingere per far investire gli operatori nel rinnovamento delle loro strutture turistiche”. E poi è scatenata “contro l’orientamento della Amministrazione Comunale di Rimini di andare all’approvazione del nuovo piano spiaggia collegandolo strettamente all’effettuazione delle gare per l’affidamento delle zone”: inammissibile, per quello che gli è dato sapere, la realizzazione di nuove nove zone di spiaggia libera.

La Lega è pronta, secondo la sua Segretaria, su questo tema ad una durissima battaglia politica anche nel Riminese.

Paolom Zaghini

Elena Raffaelli e Jacopo Morrone