HomeSportCalcio Prima, Victoria: da bomber a mister della Under 19: la nuova vita di Mezgour

'I ragazzi devono avere fame e curiosità per quello che fanno'


Calcio Prima, Victoria: da bomber a mister della Under 19: la nuova vita di Mezgour


18 Gennaio 2024 / Redazione

Adil Mezgour, bomber del Victoria ai box per l’infortunio ai legamenti a maggio 2023 e tecnico della squadra Under 19 provinciale. Tornerà a giocare?

“Mi piacerebbe entro fine stagione scendere in campo per almeno cinque minuti per chiudere la carriera a 41 anni compiuti sul prato verde, ma non so se ci riuscirò. Ho iniziato in settimana a frequentare la palestra per fare forza, il ginocchio lo sento ancora instabile. Faccio un passo alla volta. Vedremo quali saranno le mie condizioni nei prossimi mesi”.

Come va la squadra che guida e come si trova nel suo nuovo ruolo di allenatore?

“Il Victoria è al secondo posto con 23 punti assieme al Santarcangelo a due lunghezze dalla leader Bellariva. Il campionato riprenderà il 3 febbraio, uno stop lunghissimo, assurdo. La rosa è di 30 giocatori, a parte otto che si allenano con la prima squadra, circa la metà forma la squadra che partecipa al torneo CSI e il lavoro non manca: spero di vincere il campionato per disputare la prossima stagione il campionato regionale e iscrivere così un’altra squadra al campionato provinciale. Al di là di tutti i problemi, questa mia prima esperienza è stimolante, mi diverto e mi arrabbio. Sollecito continuamente i miei ragazzi, dico loro che è indispensabile la voglia di allenarsi bene di dare il massimo altrimenti è inutile venire al campo in quell’ora mezzo: meglio fare altro. Porto il mio esempio: fino a 16, 17 anni non ho fatto calcio, ho iniziato tardi eppure sono arrivato alla serie C2. Avevo fame. La voglia, la passione, la determinazione non sono meno importanti del talento. Non bisogna mollare mai ed essere curiosi. Ai miei allenatori chiedevo: ‘Perché facciamo questo esercizio?’ Così voglio che facciano i miei. Qualcuno è più avanti, ha delle buone basi perché ha fatto settore giovanile, altri sono indietro e comunque tutti hanno bisogno di allenare i fondamentali su cui insisto molto”.

Mezgour, quale sarà il suo futuro?

“Lo vedo in panchina, vedrò dove posso arrivare, se allenare una prima squadra o restare nel settore giovanile, una palestra fondamentale. La cosa certa è che non lavorerò più con i bambini: il rapporto con i genitori è sempre più complicato e ve lo dice uno che fa l’educatore nella scuola primaria, la gran parte crede di avere in casa un Maradona. Intanto, se la mia società è d’accordo, mi farò due, tre anni qui al Victoria perché mi trovo bene e poi si vedrà. Mi diverto anche se mi arrabbio spesso perché è dura lavorare con i ragazzi di oggi, cercare di dare loro la mentalità che richiede il calcio, insegnare l’atteggiamento giusto, il rispetto delle regole: a questa età si è già uomini e come tali bisogna comportarsi fuori e dentro il campo. Rispetto a quello di calciatore quello di tecnico è un altro mestiere, devi essere portato: bisogna anche fare compromessi e non è semplice”.

Come giocate?

“C’è un rapporto costante con mister Giuliano Bianchi, ci confrontiamo. Ci siamo adeguati a lungo alla prima squadra per quanto riguarda l’assetto tattico, ora però usiamo il 4-3-3 perché è più semplice rispetto al 4-2-3-1 della prima squadra che tranne una volta ho sempre seguito da spettatore. Essendo la mia formazione una Under 19 il risultato ci sta a cuore. Il Bellariva capolista è una squadra tosta, rognosa, più smaliziata della mia che ha dei valori e ampi margini di miglioramento”.

Dove può arrivare la matricola Victoria nel campionato di Prima categoria?

“L’inizio è stato complicato, ora la squadra si è ripresa e domenica è attesa da una sfida importante in casa contro la big Gatteo. Una salvezza tranquilla è nelle sue corde. C’è un buon gruppo, i nuovi arrivati si sono integrati bene. Consigli a mister Bianchi? Non mi permetterei mai anche perché io ora sono solo un tifoso, anzi il primo tifoso”.