Home___primopianoSantarcangelo, il Tar riapre la residenza per anziani e condanna l’Unione dei Comuni

Secondo il tribunale amministrativo la determina che ha portato alla chiusura della rsa privata "risulta assunta in assenza dei presupposti di legge"


Santarcangelo, il Tar riapre la residenza per anziani e condanna l’Unione dei Comuni


19 Gennaio 2024 / Redazione

Il Tar dell’Emilia Romagna si è pronunciato con sentenza di merito sulla chiusura della Comunità alloggio per anziani “Villallegra” in via Francesca Morvillo n. 11 e della struttura Casa famiglia per anziani “Casallegra” in via Don Giovanni Verità n. 20/F, gestite dalla medesima sas a Santarcangelo.

Nel febbraio 2023 in seguito alle verifiche condotte dall’Unità di valutazione geriatrica del Distretto socio-sanitario di Rimini nord era stata disposta la revoca dell’autorizzazione al funzionamento della struttura privata per anziani .

Contro il provvedimento la gestione della casa per anziani ha chiesto la sospensiva, dell’istanza di chiusura, al Tar di Bologna che veniva concessa il 20 febbraio 2023.

Il Tar Emilia Romagna ha motivato l’accoglimento del ricorso con il fatto che dal “verbale di ispezione del 13 febbraio 2023 (di Nas e Ausl) risulta che non sussistono carenze igieniche della struttura e che gli ospiti della struttura sono ben accuditi”.

Il Tar dell’Emilia Romagna, successivamente  con ordinanza pubblicata il 17 marzo ha ribadito il decreto del 20 febbraio che aveva predisposto la sospensione del provvedimento emanato dai Servizi sociali dell’Unione di Comuni Valmarecchia che revocava l’autorizzazione al funzionamento della Comunità alloggio per anziani “Villallegra” e della struttura Casa famiglia per anziani “Casallegra”.

Ora arriva la sentenza di merito pubblicata in data 19 gennaio 2023

Una sentenza che accoglie la tesi dei difensori della casa per anziani. Secondo i giudici amministrativi infatti:

  • Le gravi irregolarità che hanno portato alla chiusura, quale conseguenza della revoca e non della semplice sospensione dell’autorizzazione, non sono specificate, ma il provvedimento rinvia agli esiti delle visite di controllo svolte dall’Unità di Valutazione Geriatrica dell’AUSL.
  • Il verbale dell’ispezione igienico sanitaria svolta da personale del Reparto N.A.S. di Bologna riporta che «le condizioni igieniche strutturali di tutti gli ambienti, delle aree comuni, delle stanze degli ospiti con annessi servizi igienici, non facevano emergere rilievi di sorta», che «nel locale adibito a infermeria non si rinvenivano farmaci aventi data di scadenza superati di validità», che in quel momento nella sala comune erano presenti «nr. 16 ospiti, ovvero nr. 8 della comunità alloggio; nr. 4 della casa-famiglia ed altri 4 come ospiti “diurni”».
  • Dal verbale della visita ispettiva effettuata dalla AUSL in data 9.01.2023 risulta poi un’unica criticità, rappresentata dal fatto che per tre ospiti la condizione alloggiativa non risultava idonea. Tant’è che l’Unione con provvedimento di data 19.01.2023, notificato alla destinataria in data 25.01.2023, ha diffidato la società Villallegraa.s. a rientrare nel limite di capacità ricettiva per la quale era autorizzata nel termine di 15 giorni: nessuna altra contestazione è stata sollevata nei confronti della medesima. La disciplina regionale collega a questa violazione una sanzione pecuniaria e un obbligo di rientrare nei limiti di capienza autorizzati entro un termine fissato dall’Amministrazione, non certo la chiusura definitiva dell’attività.

In conclusione per il Tar la determina che ha portato alla chiusura della casa per anziani  risulta assunta in assenza dei presupposti di legge e pertanto viene annullata.

Il Tar ha anche condannato l’Unione di Comuni Valmarecchia a rifondere alla società Villallegra S.a.s. e C. di Rosa Antonietta e C le spese di giudizio, che liquida in complessivi €uro 4.000.

La sentenza del Tar