HomeEconomia e LavoroDecreto flussi, il nuovo calendario dei “click days” dopo il rinvio di oltre un mese

Domande per stagionali stranieri dopo il 25 marzo, imprese e sindacati: "Basta con questo sistema, occorre provvedimento strutturale"


Decreto flussi, il nuovo calendario dei “click days” dopo il rinvio di oltre un mese


31 Gennaio 2024 / Redazione

Con Circolare del 29 gennaio scorso, il Ministero dell’Interno ha reso noto il differimento dei termini per la presentazione delle domande finalizzate all’ingresso e all’assunzione in Italia dei lavoratori stranieri nell’ambito delle 151mila quote autorizzate dal governo per il 2024 con il Decreto Flussi.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 gennaio 2024 (in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) ha modificato il calendario dei “click days” (inizialmente in programma il 5, il 7 e il 12 febbraio) per le diverse tipologie di lavoratori:

  • il 18 marzo dalle ore 9 potranno essere inviate le domande per i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;

  • il 21 marzo dalle ore 9 potranno essere inviate le domande per gli altri lavoratori subordinati non stagionali (anche del settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria);

  • il 25 marzo dalle ore 9 potranno essere inviate le domande per i lavoratori stagionali.

Le relative istruzioni operative verranno diramate dal Ministero dell’Interno a seguito della pubblicazione del suddetto DPCM.

Queste date arrivano dopo un rinvio di oltre un mese che hanno fatto infuriare sua le imprese che i sindacati. “Così aggrava la condizione di molte imprese che vogliono ricorrervi per fronteggiare la persistente carenza di manodopera. Chiediamo che questo rinvio, necessario per un corretto inserimento delle domande, sia subordinato a un intervento operativo sul sistema, risolvendo tutti i problemi tecnici relativi alla piattaforma per consentirne un efficiente funzionamento, e che il caricamento delle domande possa essere garantito fino al giorno precedente al 18 marzo, evitando chiusure anticipate, come già avvenuto, che potrebbero creare ulteriori difficoltà. Riteniamo inoltre opportuno l’avvio immediato di un tavolo di lavoro per un confronto ‘tecnico’ con tutte le parti sociali per individuare modalità operative più snelle e rispondenti alle reali esigenze delle imprese”.

A dirlo è Simone Gamberini, presidente di Legacoop, che aggiunge: “Già in occasione del click day di dicembre, i nostri uffici avevano rilevato anomalie nel sistema di accesso e di assegnazione dell’ordine cronologico delle domande inserite. Malfunzionamenti che hanno costretto molte nostre cooperative a procedere ad un nuovo caricamento, sia immediatamente dopo il caricamento iniziale, sia successivamente alla redistribuzione di nuove quote non ancora assegnate, avvenuto successivamente al 31 dicembre 2023”.

Gamberini sottolinea che “ad oggi, inoltre, non è ancora accessibile la sezione del Ministero relativamente al Decreto Flussi – annualità 2024, così come non sono ancora state pubblicate in Gazzetta ufficiale le Istruzioni operative per questo nuovo caricamento”.

Legacoop a più riprese ha sottolineato l’importanza di una programmazione pluriennale dei flussi per consentire alle imprese di coniugare la necessità di intercettare forza lavoro con l’esigenza di pianificare anticipatamente l’organizzazione del lavoro al proprio interno.

“È indispensabile – conclude Gamberini – superare la logica della contingenza e dell’emergenza, mettendo in campo politiche di accoglienza e di integrazione realmente in grado di sostenere le funzioni vitali del Paese, anche in considerazione delle trasformazioni del suo profilo demografico. Il nostro auspicio è che si possa avviare un confronto con la Conferenza Stato Regioni e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali per concordare quote di lavoratori stranieri realmente rispondenti alle esigenze delle imprese”.