HomeAnimaliCani e “rinforzo vicario”: come scelgono i loro “idoli”?

Nonostante il cane ami tutti i componenti di una famiglia, solo uno è il suo vero "punto di riferimento"


Cani e “rinforzo vicario”: come scelgono i loro “idoli”?


6 Febbraio 2024 / Giovanna Foschi

Negli USA Donald Trump, nonostante i suoi guai giudiziari, sta vincendo le primarie. Molti gli americani che lo sostengono, che tifano per lui. Lui per loro è un esempio, il loro idolo!

Esempi di persone carismatiche che affascinano chiunque incontrino e per le quali molti sarebbero disposti a morire, potrei farne tanti.

La ricerca di un idolo per il quale tifare inizia da quando siamo piccoli. Li troviamo negli attori, negli atleti, nei cantanti ed altre categorie di persone che sono al centro dell’attenzione.

Ma cosa spinge tutti noi a ricercare degli idoli e a fare pazzie per loro? Per chi non lo sapesse questo fenomeno è stato studiato nel ‘900 da Albert Bandura.

Bandura suddivise dei bambini in tre gruppi, in due gruppi sono stati inseriti degli adulti, nel terzo no. I tre gruppi poi sono stati isolati ciascuno in una stanza. Dopo un certo periodo di tempo i bambini dei gruppi dove c’erano stati gli adulti, hanno esattamente riprodotto il comportamento di quest’ultimi.

Uno dei processi di apprendimento di ogni essere vivente è l’imitazione, e da qui la ricerca dei modelli a cui ispirarsi.

Trovato un modello, un idolo lo si stima e lo si segue, cercando di imitarlo.

Anche il cane apprende per imitazione, quindi anche il cane ha il bisogno di avere un modello al quale ispirarsi, un modello da seguire, al quale ubbidire. Questo è il rinforzo vicario e in cinofilia sta vicino agli altri rinforzi: cibo, carezza e voce.

Questo è il motivo per cui, quando un cane entra a far parte della famiglia, nonostante ne ami tutti i componenti, solo uno, può essere il papà, in quanto l’uomo di casa è quello ad essere autorevole, ad avere nel cane l’accreditamento maggiore.

Per esempio, il cane esce con tutti, ma non fa tutto, e non va ovunque, con la persona che per lui è un idolo, farebbe di tutto e di più.

Ma come si fa ad avere nel cane un certo accreditamento o essere per lui un rinforzo vicario?

Innanzitutto, bisogna rispettarlo nel suo essere cane e individuo, andare incontro ai suoi bisogni, non solo cibo e passeggiate, ma anche farlo sentire apprezzato.  Essere coerenti, pazienti e calmi.

Ma per fare le cose giuste o nel modo più giusto, è necessario chiedere aiuto ad un educatore cinofilo.

Giovanna Foschi
Autrice – Giornalista – Cinofila