Home___primopianoRette Residenze anziani, sindacati: “Bene accordo con Regione ma ora migliorare i servizi”

A Rimini riguarda oltre 1.200 famiglie, "preoccupazione per la grave carenza di finanziamenti nazionali"


Rette Residenze anziani, sindacati: “Bene accordo con Regione ma ora migliorare i servizi”


7 Febbraio 2024 / Redazione

Se c’è soddisfazione per l’accordo con la Regione sulla questione delle rette delle Cra, che a Rimini riguarda oltre 1.200 famiglie, i sindacati proseguono il confronto per la gestione dell’intesa e per il miglioramento dei servizi. E resta la “preoccupazione per la grave carenza di finanziamenti nazionali”.

Lo dicono Cgil Rimini, Cisl Romagna e Uil Rimini che, revocate le iniziative di protesta, “si sono subito mobilitati anche a livello territoriale, scrivendo ai sindaci, ai capigruppo dei Consigli comunali e chiedendo incontri urgenti con il Distretto sanitario Rimini e di Riccione”. In quegli incontri, dicono, “si è condiviso l’impegno a proseguire il confronto per la gestione dell’intesa raggiunta in Regione: l’accordo prevede infatti che, con il trasferimento delle risorse dal Fondo sociale regionale ai Comuni, avverrà la riduzione del costo della retta giornaliera a partire da gennaio 2024”.

L’obiettivo ora è “ridurre ulteriormente l’impatto dell’aumento giornaliero delle rette per tutto l’anno, in particolare per le famiglie meno abbienti e per un miglioramento della qualità dei servizi per le persone anziane o con disabilità”. Intanto, con la decisione di adottare per il futuro l’Isee applicato in maniera lineare per la definizione delle rette regionali, “si fa un altro passo in avanti nel contrasto alle disuguaglianze territoriali nell’accesso ai diritti sociali universali”. Resta però “condivisa la preoccupazione per la grave carenza di finanziamenti nazionali a sostegno delle politiche sociali, per la non autosufficienza e per la sanità pubblica, che ha condizionato anche questa vicenda e che continua a rappresentare una pesante ipoteca per il futuro del sistema sociosanitario della Regione Emilia-Romagna”.

(Agezia DIRE)