Home___primopianoRione Clodio, la protesta arriva in Regione: “Vogliamo il diritto alla salute”

Rimane grave il problema dell'inquinamento dell'aria e acustico


Rione Clodio, la protesta arriva in Regione: “Vogliamo il diritto alla salute”


12 Febbraio 2024 / Redazione

Il Comitato residenti Rione Clodio ha fatto arrivare la protesta in Regione. L’occasione è stata l’iniziativa del Partito Democratico su “patto per il lavoro e il clima. Presente l’assessore regionale Vincenzo Colla e la Pesidente dell’assemblea legislativa Emma Petitti.
“Venerdì scorso diverse persone del Comitato hanno partecipato all’incontro pubblico organizzato dal Pd “Il patto per il lavoro e per il Clima uno strumento per l’Europa che vogliamo sociale, verde e giusta”. Abbiamo esposto alcuni cartelli significativi dei gravi disagi che stiamo subendo da quattro anni per la sciagurata scelta del Comune di trasformare un Rione, già in Ztl, in uno spartitraffico sul quale confluisce il traffico di due circonvallazioni. Insieme a noi era presente anche il Comitato di Quartiere Borgo Marina, adiacente al nostro, con il quale stiamo valutando un coordinamento. Anche per il Borgo Marina sussiste un grave problema di inquinamento da traffico dovuto ad auto e bus sulla via Dei Mille, che è stato più volte presentato agli Assessori competenti anche con proposte per alleggerire il carico di inquinamento da polveri sottili ed acustico.
I temi trattati nell’evento, fra i quali la sostenibilità ambientale il verde e il clima si sono rivelati molto attuali vista la grave situazione della qualità dell’aria di questo scorcio del 2024. Nel nostro intervento abbiamo espresso la preoccupazione per i dati del particolato PM10 e PM2,5 dove Rimini ha registrato rispettivamente 21 e 23 superamenti dei valori guida dell’Oms che sono più prudenziali di quelli in vigore (fonte Breezometer.com).
Vista la presenza di relatori che ricoprono importanti cariche nella nostra Regione, abbiamo descritto la realtà del Rione Clodio e di via Ducale, a 50 m. dall’ingresso della Sala “Massimo Pironi”, chiedendo loro se avrebbero fatto transitare come Amministratori il traffico su una via di impostazione medievale, stretta, senza marciapiedi, alberi, case a filo strada e che ha una conformazione come un “canyon stradale”.
Abbiamo fatto presente che a novembre 2022 il Comitato ha presentato richiesta per una rilevazione del particolato a Comune ed Arpae, che il Sindaco non ha autorizzato e che alla luce della situazione climatica di questo periodo ci sarebbe risultata molto utile per evidenziare i potenziali gravi danni alla salute creati dal transito di migliaia di mezzi al giorno nelle nostre vie. Sui canyon stradali esite una corposa documentazione scientifica che chi ci Amministra dovrebbe approfondire prima di fare certe scelte. A titolo di esempio citiamo le raccomandazioni dell’Azienda Sanitaria Regione Friuli del 2009 che riporta “Evitare nei procedimenti di pianificazione di progettare strade strette delimitate da edifici alti e con sufficiente discontinuità tra le varie costruzioni, comunemente definiti street canyons, in quanto la concentrazione degli inquinanti da traffico è molto più alta rispetto ad altri tipi di conformazione. Negli street canyon esistenti è opportuno ridurre il traffico e adottare misure idonee per renderlo più scorrevole”.
Anche sull’inquinamento acustico si è fatto riferimento alla relazione di Arpae che segnala il possibile superamento di 3 db dei limiti di legge, suggerendo al Comune di ridurre il traffico del 50%, ma rimanendo anche in questo caso inascoltato.
Confidiamo che gli Amministratori Regionali prendendo atto che il nostro “diritto alla salute” è messo a rischio da scelte sbagliate del Comune di Rimini che non ha saputo pianificare e attuare negli anni una revisione efficace della viabilità cittadina, possano adoperarsi per sensibilizzare i nostri Amministratori a valutare oggi soluzioni alternative che sicuramente esistono.”