Baldassarri candidato PD: “Bellaria con la destra ridotta a puntino sulla carta geografica”
12 Febbraio 2024 / Redazione
“Bellaria-Igea Marina è diventata, oramai, solo un puntino sulla carta geografica tra Rimini e Cesenatico. È una città addormentata da 15 anni che ha bisogno di risvegliarsi. Il mio impegno se diventerò sindaco? Superare l’immobilismo”.
Ugo Baldassarri, dopo la candidatura alla carica di primo cittadino, ha esordito in pubblico, domenica sera, a una iniziativa del Pd nel ristorante “Da Mimmo” davanti a una affollatissima platea.
Intervistato da Giorgio Tonelli, ex capo redattore della Rai di Bologna, ha illustrato la sua strategia per togliere l’alone di anonimato alla città e rendere visibile, anche sulla carta geografica, un luogo che ha attraversato stagioni migliori.
“Pochi e di scarsa qualità gli interventi adottati dalla destra al governo, messi in cantiere con un’ottica miope, privi di innovazione e insufficienti per traghettare Bellaria-Igea Marina nel futuro.”
“Ho fatto il vice sindaco per dieci anni e ho guidato l’opposizione per cinque – ha detto Baldassarri -. Conosco le dinamiche amministrative e credo di conoscere la principale lacuna che ha la città: le manca coesione sociale e chi l’amministra da 15 anni non ha fatto nulla per superare questo problema che si trasforma in perdita di impegno e coinvolgimento collettivo. Di fatto Bellaria-Igea Marina è stata affidata all’uomo solo al comando che non ne ha saputo cogliere le potenzialità di innovazione, pure presenti. La destra ha preferito accettare lo status quo, la bassa redditività del turismo che sta impoverendo l’intero territorio. Abbiamo sprecato in oltre dieci anni un capitale enorme con l’assurda decisione di non applicare la tassa di soggiorno e ci siamo privati di opportunità che tutte le città turistiche rincorrono”. E qui Baldassarri ha portato l’esempio dei parcheggi attrezzati. “La città è ferma alla logica del parcheggio in ogni stradina. Io proporrò, se eletto sindaco, la graduale riorganizzazione della mobilità nella zona a mare. Ai turisti va offerta una soluzione efficiente e sicura. Ho molte idee che saranno alla base del mio programma elettorale sul quale voglio confrontarmi, oltre che con le forze della coalizione che crederà in me, con la città nel suo complesso. Il tutto confluirà in un piano strategico che non intendo scrivere da solo ma avvalendomi dell’ascolto del territorio”.
Baldassarri ha detto che le divisioni evidenti della destra segnalano la confusione programmatica dello schieramento. “Io intendo propormi con un progetto partecipato che parli ad un territorio impoverito, con un livello di istruzione più basso delle località vicine, un turismo con una drammatica necessità di alzare in fretta la sua qualità. Tutto questo da una parte mette in fuga le risorse migliori e dall’altra crea sacche di emarginazione e di degrado che impediscono alla collettività di focalizzarsi sui problemi e di contribuire al loro superamento”.
Baldassarri ha anche parlato della ex fornace, acquisita dal Comune. È un complesso di archeologia industriale sul quale il Comune pare avere idee confuse che riproducono gli errori del passato: “Ricordate quanto la destra ha fatto sul porto? Una pescheria ora in stato di abbandono, un ponte mobile sovradimensionato uscito da un sogno di megalomania e infine la distribuzione di strutture a capanna. Quello non è un progetto di riqualificazione del porto, ma l’assemblaggio di interventi sparsi sulla base delle opportunità di finanziamenti che di volta in volta si ottenevano. Temo che sulla fornace si stia facendo lo stesso errore. Ci parlano della creazione di un incubatore di imprese lasciato allo spontaneismo giovanile. Temo che non funzionerà perché il progetto ha carenze evidenti. Penso che sarebbe stato meglio individuare un’azienda strutturata affidandole il compito di selezionare i progetti giovanili veramente attuabili”.
Dopo l’intervista i presenti si sono spostati nella sala per una cena affollata oltre le previsioni. Fra canti e musiche popolari il popolo dem ha manifestato il pieno sostegno al candidato Baldassarri, in un clima che da un po’ di tempo non mostrava tanto entusiasmo.