HomeLA LETTERAStefano Benaglia: “Assistiamo ad un grande fermento sotto le ceneri di quello che furono i quartieri”

I cittadini stanno riscoprendo la potenza dell’azione quotidiana di segnalazione e proposizione


Stefano Benaglia: “Assistiamo ad un grande fermento sotto le ceneri di quello che furono i quartieri”


14 Febbraio 2024 / Stefano Benaglia

Caro Diario, ieri sera ho partecipato alla nascita del nuovo comitato di Rivabella. Ho aderito su invito di qualche cittadino, proprio come ho fatto qualche mese fa con il comitato “No nuova Statale 16”. In entrambi i casi ho visto quella scintilla, quella volontà di riprendersi il controllo e la cura del territorio dove si abita e si vive. Un gesto di natalità dei cosiddetti corpi intermedi, cioè quella galassia di associazioni e comitati che negli anni si sono spenti sotto il peso della non rappresentanza sociale, che fa ben sperare per il futuro. Stiamo assistendo ad un grande fermento sotto le ceneri di quello che furono i quartieri, in attesa di quel famoso regolamento comunale che li faccia rinascere, finora promesso ma colpevolmente non pervenuto.

I cittadini stanno riscoprendo la potenza dell’azione quotidiana di segnalazione e proposizione, che esce dalla logica della lamentela per mettersi al servizio della collettività. L’amministrazione, troppo spesso occupata a specchiarsi in se stessa, dovrebbe incentivare queste forme di autoregolazione territoriale, questi crogioli di spontaneità civile e democratica invece di limitarli o, come spesso leggo, denigrarli e svilirli.

Qualche sera fa, sono stato ospite di una riunione di Viserbapuntoacapo, dove ho potuto esprimere le mie idee che erano fortemente differenti da gran parte dei presenti, ma tutto in clima di reciproca stima e di identica volontà di costruire un percorso sulle cose che condividiamo e non una battaglia su quello che ci divide. Il ritorno ad un impegno reale per il bene comune, un dedicare alla comunità le proprie idee e le proprie competenze è un segnale di amore incondizionato verso la propria terra. Un gesto rivoluzionario in un mondo che predica e approva l’individualismo sfrenato.

 

Ti saluto, caro Diario, con una nota di piacere. Dopo le segnalazioni finalmente si è iniziato a pulire le caditoie e a sistemare il verde del lungomare. Quello che colpisce è che per la prima volta, dopo tanto tempo, non è stata sbandierata per clamorosa un’azione che rientra nelle competenze della normale amministrazione. Spero di non venir smentito in poco tempo da qualche selfie, ma forse finalmente potremmo tornare a parlare di politica e non di circo social”.

 

Stefano Benaglia