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Sindaco e vicesindaca: “Per UniRimini il Comune investe oltre 305mila euro, dove sono gli altri?”


Sadegholvaad e Bellini strigliano: “Il territorio non crede nell’Università a Rimini”


16 Febbraio 2024 / Redazione

Il territorio di Rimini non crede a sufficienza nella presenza (e nello sviluppo) dell’Università. E’ una strigliata in piena regola quella che arriva dal sindaco Jamil Sadegholvaad, che insieme alla vicesindaca Chiara Bellini ripropone oggi un concetto già espresso la settimana scorsa dalla stessa numero due della Giunta comunale.

Rispetto all’Università a Rimini, afferma Sadegholvaad, “appare evidente che le sfide del futuro, la concorrenza di altri territori e atenei (compresi quelli online) e, più in generale la ragione stessa della sua esistenza, non può essere questione che riguarda solamente il Comune di Rimini. Non facciamo riferimento tanto al dato economico- precisa il sindaco- che comunque a Rimini è più sentito, con il ridimensionamento della presenza della Fondazione Carim e le uscite, alcune parzialmente recuperate, di altri enti locali”.

La domanda, semmai, è “se il nostro territorio veda ancora nell’Università uno degli asset strategici e irrinunciabili del nostro futuro- sferza Sadegholvaad- questa è la domanda che dobbiamo porci, perché il futuro va costruito subito, oggi, senza rimandare, perché la competizione è altissima”. Il sindaco lancia quindi un appello “ad allargare il panel dei soci” di Unirimini, a partire da “quella componente privata che, anche grazie allo sviluppo della ricerca, con l’ampliamento del Tecnopolo, può trovare sinergie per lo sviluppo di quel know how di altro profilo che oggi i mercati internazionali richiedono”.

Il sindaco di Rimini ci tiene a ricordare in questo senso lo stanziamento di 305.000 euro del Comune a favore di Unirimini e il finanziamento regionale per l’ampliamento da 600 metri quadrati del Tecnopolo. “L’obiettivo comune- spiegano Sadegholvaad e Bellini- è rafforzare le capacità di ricerca di una struttura strategica non solo per il campus di Rimini e i suoi ricercatori, ma anche per le imprese del territorio”. Questo “passaggio fondamentale”, porta dunque i vertici del Comune a “rinnovare una riflessione più generale”. UniRimini, e in generale l’Università a Rimini, “nonostante il successo e la progressiva crescita e internazionalizzazione delle presenze, presenta ancora, probabilmente a causa della giovane età, diverse criticità per quanto riguarda il contributo del tessuto istituzionale, sociale ed economico locale alla vita e alle prospettive dell’educazione accademica- affermano Sadegholvaad e Bellini- come già ricordato altre volte, non si è ancora completata la fusione tra le sorti del territorio e quelle dell’ateneo, creando di conseguenza diversi problemi materiali e immateriali”.

(Agenzia DIRE)