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I libri "Rimini revisited – Oltre il mare" e "Il funerale di Fellini nelle immagini inedite" a cura di Mario Beltrambini e Jana Liskova


Il viaggio intorno al mondo di Marco Pesaresi per tornare nella sua Rimini


19 Febbraio 2024 / Redazione

Marco Pesaresi
“Rimini revisited – Oltre il mare”
A cura di Mario Beltrambini e Jana Liskova
NFC

“Rimini 1993-2023. Il funerale di Fellini nelle immagini inedite di Marco Pesaresi”
A cura di Mario Beltrambini e Jana Liskova
NFC

La casa editrice NFC di Amedeo Bartolini ha editato i due cataloghi usciti in occasione delle mostre fotografiche di Marco Pesaresi allestite a Rimini nel 2023. Il primo, “Rimini revisited – Oltre il mare”, per la mostra nelle due sedi di Rimini (Ala Isotta di Castel Sismondo) e Savignano sul Rubicone (Palazzo Martuzzi) dal 24 giugno al 24 settembre 2023. Il secondo, “Il funerale di Fellini”, a Rimini (Palazzo del Fulgor), dal 21 ottobre al 5 novembre.

Marco era nato a Rimini nel 1964. Nel 1990 entrò a far parte dell’agenzia fotografica milanese Contrasto. Dopo aver trascorso molti anni tra Milano e Roma, tornò a stabilirsi a Rimini. Le sue foto erano pubblicate regolarmente sulle più importanti testate giornalistiche italiane e straniere (Panorama, L’Espresso, Sette, El País, The Independent, The Observer tra le altre). Marco viaggiò tra Africa ed Europa, dedicando il suo interesse fotografico a fenomeni come l’immigrazione, la droga, l’emarginazione, la prostituzione e documentando la vita notturna raccontando momenti intimi e situazioni estreme. Dal suo interesse per la vita contemporanea nacquero i reportage fotografici internazionali come Underground, viaggio nelle metropolitane di dieci città del mondo, e Megastores, progetto realizzato tra Giappone, Stati Uniti e Russia per documentare il consumismo di massa. L’ultimo suo lavoro fu però un reportage in bianco e nero su Rimini, uno struggente ritratto della sua città che nel 2003 divenne un libro e una mostra.

Qualche mese prima, il 22 dicembre 2001, Marco Pesaresi morì nella sua Rimini a soli 37 anni.

Nella primavera 2021, tutto l’archivio di Marco Pesaresi è stato donato dalla madre, Isa Perazzini, e dalle sorelle, Laura e Simona, al Comune di Savignano sul Rubicone con lo scopo di garantirne la conservazione, la catalogazione e la valorizzazione. Fra negativi, provini a contatto, stampe, diapositive e fotografie, l’archivio conta oltre 140.000 documenti. L’intero patrimonio di immagini di Marco Pesaresi, in cui è possibile vedere riflessa la vita intera del fotoreporter, è riunito presso la Biblioteca Comunale di Palazzo Vendemini a Savignano.

La mostra dell’estate 2023 a Castel Sismondo, a distanza di vent’anni, è praticamente la stessa del 2003. Il successo di pubblico è stato comunque enorme. Sono alcune centinaia di foto in bianco e nero, preferito al colore.

Scrive il Sindaco Jamil Sadegholvaad: “Anche nelle immagini della sua Rimini, Marco Pesaresi compie quello che è un viaggio. Come a New York, come a Calcutta, come a Tokyo, si può e si deve viaggiare anche dietro l’angolo di casa perché” riprendendo quanto affermato da Jeg Gambardella nel film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino “viaggiare è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica. Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. Ecco la sua forza”.

Uno dei due curatori, Mario Beltrambini, scrive: “Se oggi Rimini e la Riviera romagnola sono note in tutta Europa per le spiagge e la vita notturna, ancor di più lo erano negli anni di Marco, gli anni Novanta (…). Le fotografie di Marco testimoniano quel momento, sono uno spaccato della vita collettiva e della cultura giovanile aggregata intorno a discoteche e locali. Se da un lato vediamo la poesia del mare d’inverno, i goliardici balli popolari e le sagre di paese, dall’altro si moltiplicano le immagini crude dell’estate, tra spiagge affollate, seni al vento, scatenate feste notturne, night club, piste da ballo, cubiste, fricchettoni e sballo al ritmo della musica techno. E ancora prostitute, transessuali, vita di strada, in una narrazione visiva che non esita a esplorare temi come la solitudine e l’alienazione”.

Federico Fellini morì a Roma il 31 ottobre 1993. Dopo la camera ardente a Cinecittà e i funerali di Stato, la salma di Fellini arrivò a Rimini la sera del 3 novembre ed esposta nella Sala delle Colonne di un Teatro Galli non ancora ultimato. Il giorno dopo il funerale. L’orazione funebre venne tenuta da Sergio Zavoli davanti ventimila riminese accorsi per dare l’ultimo saluto al grande regista.

Tra questa folla c’era Marco Pesaresi che scattò 240 foto. Questo reportage è tornato alla luce solo di recente, ritrovato nel grande archivio di Marco depositato presso la Biblioteca di Savignano. I due curatori hanno selezionato 30 immagini che il Comune di Rimini, in collaborazione con il Comune di Savignano, ha voluto esporre per celebrare il trentennale della scomparsa di Fellini.

Hanno scritto i due curatori: “Il giorno del funerale era grigio e piovoso, come se il cielo stesso piangesse insieme a tutta Rimini, giunta a dare l’ultimo addio a Federico Fellini. In mezzo a questa atmosfera malinconica, Marco Pesaresi era presente, pronto a raccontare attraverso le immagini l’ultima visita del Maestro alla sua Rimini. Con la sua macchina fotografica, ha catturato l’essenza di quel momento, l’emozione palpabile che pervadeva l’aria e la commozione collettiva della città in lutto. Le sue fotografie hanno narrato la storia di quel giorno, preservando per sempre la memoria di un momento cruciale, in cui Rimini si è unita per tributare l’addio a uno dei suoi figli più illustri”.

Paolo Zaghini