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Il presidente Maurizio Ermeti nel Consiglio Comunale di Rimini: "Nel 2023 risultati oltre le aspettative, investiremo 170 milioni"


IEG si compra centro orafo Palakiss per un milione


21 Febbraio 2024 / Redazione

Italian Exhibition Group segnala di aver sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 51% del capitale della società Palakiss, centro orafo conosciuto a livello internazionale situato a Vicenza, a pochi passi dal quartiere fieristico della città. Dal 1999 la società organizza quattro eventi annuali ai quali partecipano aziende produttrici italiane ed internazionali, offrendo loro la possibilità di vendere sul pronto i loro prodotti in oro e argento. L’operazione prevede l’acquisto da parte di Italian Exhibition Group del 51% del capitale sociale di Palakiss, per un corrispettivo pari a un milione di euro. L’acquisizione include inoltre un’opzione call per l’acquisto del residuo 49% del capitale sociale (esercitabile decorsi 30 giorni dall’approvazione del bilancio di esercizio 2024 e valida per i successivi 3 anni, ad un prezzo da determinarsi sulla base dell’Ebitda medio risultante dai due bilanci d’esercizio approvati precedentemente alla data di esercizio dell’opzione). Il closing, subordinato alle condizioni sospensive previste dal contratto di acquisto, sarà perfezionato successivamente.

L’acquisizione verrà finanziata attraverso mezzi propri, informa una nota di Ieg. Commenta Corrado Peraboni, Ceo di Italian Exhibition Group: “L’operazione rappresenta un ulteriore passo nella strategia definita dal gruppo nell’accrescere e arricchire il portafoglio dei prodotti Ieg. L’acquisizione costituisce, infatti, un’occasione per rafforzare la specializzazione settoriale dell’industry orafa che serviamo e che contribuiamo a supportare al fine di creare continue opportunità di business”.

Aggiunge Marco Carniello, Chief Business Officer di Ieg: “L’acquisizione consentirà a Ieg di ampliare la propria offerta nel settore Jewellery & Fashion, creando interessanti sinergie con i principali eventi già consolidati all’interno del portafoglio prodotti di Ieg, quali Vicenzaoro, T.Gold e Oroarezzo. Sotto una gestione condivisa e unificata, l’operatore internazionale in visita a Vicenza potrà accedere ad una gamma ancora più ampia di prodotti e di servizi legati al mondo del gioiello e avrà un interlocutore unico in grado di garantire la migliore esperienza di business”. Per Andrea Marcon, che rimarrà amministratore delegato del Palakiss anche in questa fase, “la possibilità di lavorare insieme a Ieg con logiche integrate e sinergiche permetterà al Palakiss di crescere ancora molto, aggiungendo nuove competenze e capacità di investimento alla consolidata esperienza di settore e alla riconosciuta cura nella gestione dei clienti nella nostra struttura”.

Abbiamo chiuso oggi Beer&Food attraction, evento che nonostante un giorno in meno di manifestazione è cresciuta di un quarto rispetto allo scorso anno. Una fiera rinata rispetto a quella che una volta si chiamava pianeta birra, più orientata al B2B che ci sta dando grandi soddisfazioni e feedback molto positivi, tanto che molte delle grandi aziende stanno già lavorando per programmare la prossima edizione.

Intanto il presidente IEG Maurizio Ermeti ha fatto il punto della società fieristica nel consiglio comunale tematico che ieri a Rimini è stato dedicato al turismo. “Il 2023 – ha detto Ermeti – è stato un anno “rivelazione”: tutte le manifestazioni, quelle più importanti ma non solo, hanno portato risultati sopra le aspettative, tanto che Ieg ha chiuso l’anno con un risultato nettamente superiore a quello fissato nel vecchio piano industriale vecchio (2022/2027), che prevedeva per il 2023 un fatturato complessivo di 181 milioni di euro. L’anno invece si è chiuso con un fatturato di 211 milioni, 30 in più delle previsioni. Una crescita che anticipa le previsioni degli studi di settore, che hanno individuato nel 2025 l’anno della ripresa del comparto fieristico e che è alla base del nuovo piano industriale 2023-2028 in cui ci siamo dati nuovi obiettivi”.

Quanto al nuovo piano industriale “è molto ambizioso ma solido, basato sulla previsione di una crescita progressiva delle nostre manifestazioni. L’obiettivo è quello di arrivare al 2028 un fatturato per la nostra società di 323 mln, 100 in più rispetto al 2023. Sicuramente un bel balzo se si pensa che oggi non c’è fiera in Italia che faccia segnare questo fatturato. I nostri competitor – Milano e Bologna – si daranno da fare nello sviluppare il loro business, ma con le nostre manifestazioni Ieg può arrivare al top del sistema fieristico italiano. Se non saremo i primi, ce la giocheremo comunque a pari livello di Miano e Bologna. Che il piano industriale sia convincente lo testimonia anche l’andamento del titolo. Quando abbiamo presentato il nuovo piano industriale il titolo ha iniziato a salire, grazie anche al fatto di aver raccontato agli investitori che tutti gli investimenti non saranno previsti a carico della finanza pubblica ma saranno tutti autofinanziati, con un 30% di indebitamento diretto con gli istituti di credito senza chiedere un contributo agli enti soci. Questo ha dato grande visibilità per il titolo, con una impennata di valore. Il titolo è più che raddoppiato, gli analisti si sono complimentati per il progetto di Rimini e hanno dato fiducia portando nelle graduatorie il titolo a un rating di 6,5 euro per azione, ancora sotto il valore potenziale”.

“Gli investimenti previsti nel piano ammontano a 170 milioni, di cui 127 per le infrastrutture di Rimini (64 milioni) e Vicenza (59). Si andrà ad un ampliamento degli spazi con la realizzazione della nuova arena circolare, la cupola senza pilastri più grande d’Europa, realizzata tutta in legno con un’altezza di 44 metri che consentirà non solo di dare più spazio per le manifestazioni, ma per ospitare concerti, eventi sportivi e produzioni televisive. Impianto che sarà in grado di competere con gli altri impianti al momento top in Italia, con una capienza fino a 18 mila spettatori. Realizzeremo una serie di nuovi parcheggi e per Ecomondo aggiungeremo due tensostrutture provvisorie, in grado di poter rispondere alle esigenze di spazi di una manifestazione che già ha visto lo scorporo di Key Energy, che si svolge con date differenti, proprio per una questione di logistica”, ha concluso Maurizio Ermeti.