Rimini, così il Parco Ausa cambierà volto: il progetto per la riqualificazione
22 Febbraio 2024 / Redazione
Un progetto di ampio respiro, innovativo, per riqualificare e valorizzare un vasto polmone verde della città. Avanza il progetto di riqualificazione paesaggistica del vasto parco urbano lineare che si estende da via Euterpe a Piazzale Medaglie d’Oro, che comprende i parchi Giovanni Paolo II, Poderi della Ghirlandetta, Fabbri, Bondi, Cervi, Callas e Renzi. Il progetto è al centro di un Masterplan paesaggistico generale stimolato e coordinato da Anthea e dal Comune di Rimini che suggerirà le linee guida per la rigenerazione di un’infrastruttura verde che rappresenta un corridoio ecologico fondamentale per Rimini.
Il parco – conosciuto correntemente solo come parco Ausa o parco Cervi – rappresenta un’arteria fondamentale per la mobilità dolce e uno dei principali polmoni verdi della città: un parco lineare di 283.479 metri quadri che attraversa in direzione nord ovest – sud est Rimini e occupa l’antico alveo del torrente Ausa che storicamente lambiva e delimitava il nucleo urbano nella porzione sud insieme al fiume Marecchia nella porzione nord, oggi parco XXV aprile, più conosciuto, proprio per le sue origini, come parco Marecchia. Nel secolo scorso furono realizzati importanti interventi per garantire la sicurezza idraulica alle aree urbanizzate ed entrambe le foci dei due corsi d’acqua furono deviate. Oggi dove scorrevano i fiumi rimangono due parchi che svolgono una importante funzione nel sistema ecologico ambientale provinciale ed urbano, essendo i due principali corridoi ecologici di connessione entroterra mare.
Con il Masterplan l’Amministrazione si propone una riqualificazione dell’intero parco perseguendo alcuni obiettivi specifici come rafforzare il ruolo di corridoio ecologico urbano del parco lineare, ottimizzare il sistema dei percorsi, migliorare l’accessibilità e le connessioni con il tessuto urbano e garantire la piena fruibilità in sicurezza degli spazi.
In funzione dell’ampiezza dell’intervento, l’Amministrazione ha stabilito di procedere con tre stralci successivi. Il primo è quello che comprende l’area di parco urbano tra Via Roma e Piazzale Medaglie D’Oro, di cui la Giunta comunale a fine dello scorso anno ha già approvato il documento di fattibilità delle alternative progettuali. Questo primo stralcio diventerà poi il progetto pilota, funzionale quindi a definire principi e modalità di intervento per gli stralci successivi. L’obiettivo è quello di realizzare questo primo lotto entro l’estate 2026.
Il progetto prevederà in linea generale l’implementazione delle alberature e degli arbusti, il potenziamento dei percorsi ciclabili e pedonali, la creazione di nuovi punti di aggregazione e di funzioni (aree giochi per bambini e sportive, per la sosta, area sgambamento cani). Si interverrà inoltre sull’illuminazione, attraverso scelte a consumo energetico ridotto ma in grado di valorizzare i punti di particolare interesse e migliorare la sicurezza durante le ore serali. Saranno infine valutate soluzioni come ad esempio il desealing in grado di ridurre l’impermeabilizzazione dei suoli e gli sprechi della risorsa idrica.
Le caratteristiche del Masterplan
Il Masterplan si inserisce nelle attività del Piano del Verde per la città che Anthea e l’Amministrazione comunale stanno portando avanti e che stabilisce gli obiettivi in termini di miglioramento dei servizi ecosistemici e di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, gli interventi di sviluppo e valorizzazione del verde urbano e periurbano a lungo termine.
Lo sviluppo del Masterplan è stato affidato agli architetti paesaggisti Marialuisa Cipriani, Filippo Piva e Matteo Zamagni che, con l’ausilio dei progettisti del concept luci Nevio Cavina e Devis Lombardi, hanno definito gli elementi di trasformazione e progettato la riqualificazione a partire dalla concertazione di due livelli di esigenze: da un lato la necessità di rendere il parco fruibile in sicurezza e praticabile al meglio; dall’altro la volontà di esplicitare le origini dell’area.
Il concept che ha ispirato la progettazione è, infatti, l’acqua che nella memoria collettiva è ancora una presenza viva. Un grande segno sinuoso e serpeggiante segna il parco nella sua lunghezza evocando l’alveo del torrente non più presente. Su questa struttura, che evoca il sistema naturale a memoria del fiume, si innesta l’articolazione più geometrica della rete dei percorsi e delle aree funzionali.Il Masterplan individua nel parco ambiti distinti per caratteristiche paesaggistiche e per vocazioni.
AREA A MARE: il tratto compreso tra Via Roma e Piazzale Medaglie D’Oro ha nel percorso ciclopedonale l’elemento prevalente, dunque la vocazione principale è quella di accesso al mare.
IL PARCO DELLE MURA: il tratto compreso tra Via Roma e Via Circonvallazione Meridionale è caratterizzato dalla presenza delle mura storiche e dalla prossimità con l’Arco D’Augusto.
IL PARCO URBANO: il terzo tratto compreso tra Via Circonvallazione Meridionale e la porzione tangente a Via Stegani e Via Del Centino tocca quartieri molto popolosi e ricchi di attività. In questa porzione il sedime del parco è più esteso, accogliendo funzioni ricreative tipiche dei parchi di quartiere.
IL PARCO DEI LAGHI: l’ultimo tratto comprende la porzione tangente al Palacongressi e la restante parte fino a Via Euterpe. I due specchi d’acqua e dunque il contatto con la natura e l’acqua diventano elementi dominanti.
“Con questo Masterplan poniamo come prioritaria la riqualificazione organica di un parco urbano che, a prescindere dai diversi nomi con cui siamo abituati a riconoscerlo, rappresenta un elemento identificativo per la città e un punto di riferimento per la vita dei diversi quartieri di cui è parte integrante – sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad –. E’ dunque un tassello indispensabile delle riqualificazione urbana della nostra città che ha nella naturalizzazione dei luoghi e nella valorizzazione degli spazi aperti e del verde un tratto distintivo. Il progetto vuole intervenire su quella che è ha tutti gli effetti una vera cerniera ecologica che collega il mare alla città, agendo in primo luogo su qualità del verde, su illuminazione e servizi, quindi per una migliore fruibilità per tutti, in sicurezza. Non solo: attraverso soluzioni innovative proseguiamo in quel percorso che già abbiamo anticipato con il Parco del Mare, orientando la progettazione alla sostenibilità ambientale e dunque coniugando la riqualificazione urbana al contrasto ai cambiamenti climatici. Stiamo dunque parlando di un progetto qualitativamente di alto livello per restituire il parco nella sua pienezza alla città”.