HomeLA LETTERAAlberto Amati: “Cani fuori controllo, proprietari scriteriati con autentiche armi improprie”

"In Italia razze pericolose allevate e selezionate geneticamente per la guerra (!) o per combattimenti"


Alberto Amati: “Cani fuori controllo, proprietari scriteriati con autentiche armi improprie”


27 Febbraio 2024 / Redazione

Azzannata da un pitbull senza guinzaglio: proverbialmente negli ambienti giornalistici si dice che un cane che morde un umano non è una notizia, mentre lo sarebbe un umano che morde un cane (!). Ciò premesso come battuta di spirito, il tema è molto serio. Amante dei cani anche io sono stato assalito e morso il proprietario è stato condannato per ‘omessa custodia’. Eppure, tralasciando il problema tutto sommato tollerabile delle merde, ci sono due aspetti che saltano agli occhi e non v’è chi non veda. Non veda che il numero dei simpatici quattrozampe è centuplicato per esempio rispetto alla mia infanzia quando il cane o era da guardia da giardino tipicamente Pastore tedesco Boxer (cani forti ma equilibrati)… o era da appartamento Barboncino Cocker stop. E pochissimi lo avevano. Qualche esaltato si comprava il cane da difesa: dobermann. Ora il numero e le razze come detto detto sono centuplicate: cane da borsetta per chi ci mette le mani che trova la sorpresa di un incazzatissimo microcane; cane da difesa da passeggio: molossoidi che ti staccano un braccio con un morso quando non ti ammazzano come si legge sempre più spesso. Cane da giardino di-casa-isolata. O meglio can-i: una coppia di cane corso che se la ringhiera non fosse alta due metri (dopo varie lamentele!) ti sbranerebbero e se la potrebbero giocare con un leone e hanno tatuato ‘born to kill’. In Italia sono stati introdotti con migrazioni e globalizzazione razze mai viste prima; razze pericolose checché ne dicano gli esperti allevate e selezionate geneticamente per la guerra (!) o per combattimenti. Dunque proprietari scriteriati pensano di andare in giro con queste autentiche armi improprie che continuano a riprodursi e ne vedi sempre più e il legislatore non mette una pezza a questo fenomeno che non ci sia il pannicello caldo di usare il guinzaglio (la museruola è quasi mai obbligatoria). E gente continua a pensare che per difendere sé o la proprietà sia lecito acquistare una belva feroce e allora sarà mia cura uscire con un Kalashnikov – si sa mai.

Dottor Alberto Amati, Riccione