Home___aperturaL’AGCM conferma al Comune di Rimini che tutte le concessioni di spiaggia sono scadute

E se i cittadini cominciassero a scendere in spiaggia con propri ombrelloni e lettini mettendoli dove gli pare chi potrebbe impedirglielo e con quali motivazioni ?


L’AGCM conferma al Comune di Rimini che tutte le concessioni di spiaggia sono scadute


29 Febbraio 2024 / Roberto Biagini

Nella risposta inviata al Coordinamento Nazionale Mare Libero, l’ A.G.C.M. non solo ha ribadito quello che il CO.NA.MA.L. ha evidenziato in tutte le diffide inviate ai comuni, e cioè l’ illegittimo uso della “proroga tecnica” al 31.12.2024, ma ha riportato alcuni punti fermi che essa ha indicato al Comune di Rimini per la predisposizione delle future pubbliche evidenze.

In buona sostanza l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dice al Comune di Rimini: 1) Non puoi avvalerti della “proroga tecnica” al 31.12.2024 come hai scritto in delibera in quanto non ci sono i presupposti previsti dall’ art. 3, comma 3 legge Draghi, “norma da interpretarsi restrittivamente”,  in quanto “non avevi iniziato alcuna procedura di Pubblica Evidenza”; 2) Prendo atto della buona volontà del Comune di aprire il mercato delle concessioni alla concorrenza e di avvalersi dell’ art. 4 della legge Draghi ma attenzione alle restrizioni alla concorrenza stessa che possono derivare dal richiedere il requisito della capacità tecnica e professionale“; 3) I criteri per i bandi te li ha già indicati il Consiglio di Stato nel 2021 con “le sentenze gemelle” quindi hai tutto il necessario; 4) Tempistica vaga indicata per le procedure in quanto non hai ancora predisposto nulla.

Quello che conta maggiormente è che viene confermato dall’ AGCM che “tutto è scaduto al 31.12.2023” e che per adesso resta in sospeso il giudizio sulla procedura di bando tutta da verificare.

Alla fine della fiera con le concessioni scadute e con le pubbliche evidenze in alto mare è lecito chiedersi con quale legittimazione questa estate gli ex concessionari possano affittare ombrelloni e lettini e i chioschi-bar esercitare l’ attività di somministrazione di cibi e bevande.

E se i cittadini cominciassero a scendere in spiaggia con propri ombrelloni e lettini mettendoli dove gli pare a loro e non solo in quelle pochissime spiagge libere previste, chi potrebbe impedirglielo e con quali motivazioni ?

Ringraziamo per questo caos cosmico i “politicanti” di tutti gli schieramenti che si sono succeduti  nei vari governi del paese  i quali dopo lustri di marchette elettorali ai balneari sono ancora lì a parlare di proroghe, di indennizzi, di espropri proletari  ecc…

Roberto Biagini (Coordinamento Nazionale Mare Libero)