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Il libro di Rita Giannini sulla terza città della provincia di Rimini e una delle più giovani con un'età media di 46 anni


Ecco quanto è speciale Santarcangelo di Romagna


11 Marzo 2024 / Paolo Zaghini

Rita Giannini: “Santarcangelo di Romagna” Pazzini

Difficile raccontare questo nuovo libro di Rita Giannini, giornalista e scrittrice, ex dirigente del servizio Cultura della Provincia di Rimini, ed ex responsabile dell’Ufficio Stampa e dell’Ufficio Istruzione Cultura Servizi Sociali e Sport del Comune di Santarcangelo, nonché biografa e tra i promotori dell’“Associazione Culturale Tonino Guerra”. Difficile perchè è un libro molto bello, ma non è un libro di storia locale, di letteratura, di poesia, di saggistica. Anche se in realtà è tutto questo. Come ha scritto il Sindaco di Santarcangelo di Romagna, Alice Parma: “con la sua competenza e sensibilità Rita ha saputo dar vita a un libro denso, interessante e completo. Una storia che non mancherà di appassionare anche i più profondi conoscitori di Santarcangelo, una guida alla evoluzione culturale della città e un manuale a disposizione del visitatore che voglia conoscere a fondo il nostro paese”.

Pubblicato per la Pro Loco, con il patrocinio del Comune, il volume racconta storia, arte, cultura, personaggi e itinerari della città.
La Giannini sostiene che Santarcangelo è una città speciale. Ed ha ragione: “Ma non è solo la bellezza a renderla speciale. Santarcangelo è una città aperta, sincera, accogliente, propositiva, stimolante, un po’ straripante. E’ ricca di tesori: il suo profilo, i suoi paesaggi, il suo centro con le piazze, le contrade, i palazzi, le chiese, i conventi, i monumenti, le fontane, le grotte, il castello. Nello scrigno ci sono anche i suoi figli illustri: poeti, letterati, studiosi, artisti, pittori, attori, musicisti che si palesano con le loro opere di varia natura e contenuto. Così come la manifestazioni, gli eventi, gli appuntamenti consolidati negli anni e nelle coscienze che toccano la tradizione delle antiche fiere, l’innovazione delle arti sceniche, il perpetuarsi della cultura poetica, letteraria, artistica, etnografica, gastronomica, enologica”.

La Giannini ha dichiarato in più interviste in occasione della presentazione del volume che aveva “da sempre desiderato scrivere un libro su Santarcangelo perché anche se non ci sono nata è la città che sento mia e a cui sento di appartenere. È stato il mio luogo di formazione e crescita, il mio riferimento linguistico, culturale e artistico. Ci ho lavorato, abitato e ho sofferto quando l’ho lasciata per trasferirmi altrove, ma l’amore è rimasto intatto e l’attenzione sempre viva e costante. Questo volume è per me un atto di gratitudine per tutto ciò che la città e la sua gente mi hanno dato e mi danno tuttora”.

Santarcangelo è uno scrigno prezioso, una seducente galleria diffusa dove storia, arte, cultura si respirano passeggiando per le vie, entrando nei musei e nei palazzi storici ed esplorando le misteriose grotte che a centinaia la perforano. Il Centro Storico, rigorosamente ristrutturato e ampiamente abitato, è più che mai vivo e vi si legge un’attenzione speciale per la difesa dei segni del passato e della bellezza. Restituisce un’atmosfera di paese, dove tutto è a misura di incontro, ospitalità e ovunque si avverte la sua forte identità culturale. Ciò nonostante sa essere città del mondo, capace di aggiornarsi, attualizzarsi, raccogliere le sfide del futuro negli ambiti più diversi.

Santarcangelo conta oggi oltre 22.000 abitanti. Con la sua popolazione è la terza città in ordine di grandezza della Provincia di Rimini. E’ una città giovane, con una età media di 46 anni. E’ la città che conosciamo ma che è stata costruita da decenni di impegno da parte delle varie amministrazioni comunali succedutisi, dal dopoguerra ad oggi, nei decenni. Con la guida dei partiti di sinistra, con alcuni grandi sindaci che hanno saputo intuire e costruire il futuro della Città. Nel libro della Giannini la storia politica santarcangiolese, in particolare quella del secondo dopoguerra, manca. La Pro Loco, nella bandella di presentazione del libro, scrive che questa è stata una scelta redazionale, in quanto queste vicende saranno narrate “in futuro in pubblicazioni specifiche”. Da cultore di queste storie di politica locale dico che aspetto con curiosità di leggere questi prossimi libri promossi dalla Pro Loco su questi temi: la storia politica santarcangiolese (i partiti, i personaggi, i pubblici amministratori) è di grande interesse con peculiarità uniche nel Riminese.

Quindici capitoli, con innumerevoli schede tematiche, non consentono un esame specifico dei singoli aspetti. Ma è evidente la conoscenza e la competenza della Giannini sugli aspetti della cultura e delle sue istituzioni santarcangiolesi. La forte identità culturale di Santarcangelo emerge chiaramente dalle pagine del libro. E fra i tanti artisti raccontati dalla Giannini un nome su tutti: Tonino Guerra a cui è stata legata da un profondo rapporto intellettuale. E non posso non citare fra le diverse istituzioni culturali presenti a Santarcangelo il Museo Etnografico degli usi e Costumi della Gente di Romagna (MET), uno dei primi musei etnografici italiani le cui basi furono gettate già alla fine degli anni ’60, a conferma di un legame profondo della Città con propria la civiltà contadina: dalla storia alla cultura, dalle tradizioni alla conservazione degli oggetti, degli strumenti, degli attrezzi, dei manufatti. Come scrive la Giannini entrare al MET è “una full immersion in un universo ormai perduto che qui si struttura attraverso affascinanti percorsi”.

Passato e futuro: la Giannini ha saputo regalarci questo splendido quadro storico e culturale di una delle più belle città della Romagna.

Paolo Zaghini