Home___primopianoDimissioni Galli, PD Bellaria: “Imposte dalla destra dopo fiducia del sindaco, gravissimo”

"Ora Mauri in pole position: il mandato finisce come era iniziato, lotta senza quartiere per le poltrone tra i partiti della maggioranza"


Dimissioni Galli, PD Bellaria: “Imposte dalla destra dopo fiducia del sindaco, gravissimo”


13 Marzo 2024 / Redazione

“Le dimissioni del vice sindaco Bruno Galli rappresentano un fatto politico clamoroso”; così il PD di Bellaria-Igea Marina commentano l‘addio alla Giunta dell’amministratore, dopo quello alla Lega. “Una settimana fa il sindaco aveva confermato la fiducia al suo braccio “destro” fresco dalle dimissioni dalla Lega, il partito che lo aveva imposto a inizio mandato facendo valere, insieme ad altri due assessori del Carroccio, la sua Golden share elettorale sulla composizione della Giunta”.

“Va sottolineato – proseguono i Dem – che le dimissioni, per ammissione di Galli, sono state imposte da tutta la destra al culmine di una stagione di attriti non più controllabili dall’ecumenismo del sindaco. E così, quando mancano meno di tre mesi alla fine della consigliatura, pare che il predestinato ad occupare la carica di vice sindaco sia l’assessore Cristiano Mauri, mentre tutte le deleghe di Galli (compresa quella al Turismo) verrebbero assunte dal Giorgetti. È una soluzione di emergenza che, se confermata, mostrerebbe tutta la debolezza e, per certi versi, l’irresponsabilità di questa giunta. Il sindaco è tenuto a dare spiegazioni convincenti e leali alla città per questo pasticcio di fine mandato. Soprattutto Giorgetti deve spiegare perché fino a pochi giorni fa aveva “blindato” nell’incarico il suo vice. E sarebbe oltremodo interessante sapere cosa pensa il sindaco dell’affermazione di Galli secondo cui il gruppo consigliare della Lega “non si è distinto per impegno e contributo alla buona Amministrazione di Bellaria Igea Marina”. In pratica è la certificazione di un fallimento pieno che assume le sembianze di un harakiri politico”.

“Il mandato amministrativo si chiude, dunque, nello stesso modo in cui era iniziato, e cioè con una lotta senza quartiere tra i partiti di destra il cui interesse per le poltrone è sempre andato a discapito di un serio dibattito sui temi e sulla concretezza del fare amministrativo” è la conclusione.