Home___primopiano“Tanto le donne muoiono”: a Rimini due anni di incubo per una giovanissima madre

Picchiata anche quando era incinta, braccialetto elettronico al fidanzato dopo violenze e minacce continue anche alla madre e alla sorella


“Tanto le donne muoiono”: a Rimini due anni di incubo per una giovanissima madre


14 Marzo 2024 / Redazione

“Mi puoi anche denunciare, tanto le donne muoiono comunque. Registra questa cosa.. Hai visto come funziona, no? Sai quante donne vanno a fare denuncia per stalking, perché il fidanzato le minaccia di morte e la polizia non fa niente… E ricordati, se ti devo fare del male manderò qualcuno, mica sono scemo”. Così un 20enne brasiliano residente a Rimini alla sua compagna, madre di un figlio appena nato. Nonostante le sue aspettattive si è però ritrovato con l’accusa di gravi maltrattamenti e sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima e ai suoi familiari più stretti, su disposizione della gip di Rimini Raffaella Ceccarelli, coordinati dal pubblico ministero Davide Ercolani.

La giovanissima madre ha subito per almeno due anni violenze fisiche, verbali e psicologiche da parte del compagno. Le minacce di morte erano all’ordine del giorno, accompagnate da un controllo ossessivo sulla sua vita sociale e familiare. Il giovane, secondo le accuse, avrebbe impedito alla donna di vivere una vita autonoma, isolandola e sottoponendola a continue vessazioni.

Neppure lo stato interessante l’avrebbe salvata dalle violenze: al settimo mese di gravidanza sarebbe stata colpita al ventre con un violento calcio. Insulti e accuse di non saper fare la madre, fino a impedirle di mettere anche il suo cognome al figlio. E ancora minacce: “Getto l’acido addosso a te, a tua madre e a tua sorella”. Si esibiva filandosi mentre impugnava un machete, quando già l’aveva terrorizzata con frasi come “Ti accoltello”.

Le prove raccolte includono foto delle lesioni riportate dalla vittima, registrazioni audio delle minacce e testimonianze dei continui atti di violenza. Applicando la misura cautelare del divieto di avvicinamento, i Carabinieri di Riccione hanno imposto al ventenne anche il braccialetto elettronico.