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La vice sindaca Bellini: "Occupazione femminile cresce troppo lentamente"


Una neo-mamma su 5 rinuncia al lavoro, i dati dei Comuni in provincia di Rimini


16 Marzo 2024 / Redazione

“Cresce, ma ancora troppo lentamente  l’occupazione femminile– dice Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche di genere del Comune di Rimini – a fronte però di un carico del lavoro di cura ancora troppo sbilanciato sulla donna. In Italia la strada sembra essere ancora lunga: nel 2022 i richiedenti dei congedi parentali sono stati uomini nel 22,1% dei casi, a fronte del 77,9% delle donne. Un dato in crescita rispetto al passato recente (18,8% nel 2017), ma ancora ben lontano da una genitorialità effettivamente paritaria. Un modello che invece potrebbe avere effetti positivi sulla autonomia delle donne e la qualità di vita dei bambini e anche dei padri. Un’impostazione che è penalizzante in primo luogo per le donne, che in un caso su 5 si trovano a lasciare il lavoro dopo la maternità.

“Tuttavia – prosegue la vice sindaca – anche i padri subiscono in qualche misura questo tipo di modello, che in molti casi li vincola a vivere una genitorialità ridotta rispetto alle madri. L’incidenza di questo impegno ha dei risvolti anche sul mercato del lavoro riminese, come si evince dai dati della tabella. Nel comune di Rimini si traduce con un differenziale negativo tra donne e uomini lavoratrici di 12,25 punti percentuali. Intendiamoci, si tratta di un numero migliore della media nazionale, e in linea con quelli provinciali, ma che deve impegnarci per migliorarlo. Il dato fa riferimento nello specifico all’età occupazionale nella fascia considerata genitoriale”.

“Come Amministrazione comunale stiamo intervenendo per potenziare i nidi e le scuole di infanzia, implementandone l’accessibilità. Servizi strategici anche a livello di politiche occupazionali e di genere. Sul fronte interno abbiamo sviluppato negli anni la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, favorendo anche quello di cura per le figlie e i figli, ma anche per i genitori anziani, con la conseguenza di avere visto crescere la carriera per un numero maggiore di donne, rispetto gli anni passati. Se un tempo, anche non troppo lontano, vedeva il maggior numero di dipendenti donne della nostra amministrazione fermarsi ai livelli iniziali, ora assistiamo ad un gap che si sta riducendo in maniera importante, arrivando quasi a pareggiare quello delle posizioni organizzative. Non basta ovviamente, ma sono segnali di un lento, seppur presente, miglioramento”.

Incidenza di uomini occupati della fascia 25-49 anni

Incidenza di donne occupate della fascia 25-49 anni

Differenza percentuale tra uomini e donne

Rimini

80,23

67,98

12,25 punti percentuali

Riccione

78,08

65,86

12,22 punti

Santarcangelo

84,62

71,82

12,80 punti

Bellaria

78,84

62,46

16,38 punti

Cattolica

79,43

63,39

16,04 punti 

Coriano

81,34

69,34

11,99 punti

Verucchio

81,32

69,21

12,11 punti

Talamello

86,62

74,32

12,30 punti 

Sant’Agata Feltria

84,97

70,63

14,33 punti

San Leo

83,33

57,04

26,30 punti 

San Giovanni Marignano

84,65

68,15

16,50 punti

San Clemente

86,50

67,15

19,35 punti 

Saludecio

81,55

66,12

15,44 punti

Poggio Torriana

84,57

70,67

13,90 punti 

Pennabilli

81,58

65,13

16,45 punti 

Casteldelci

85,71

62,00

23,71 punti

Gemmano

87,57

50,94

36,63 punti 

Maiolo

87,20

61,82

25,38 punti

Misano A

82,48

67,50

14,98 punti 

Montefiore

84,74

69,40

15,34 punti

Mondaino

85,33

67,39

17,93 punti

Montegridolfo

80,89

71,52

9,37 punti

Montescudo/Colombo

80,96

64,01

16,95 punti 

Morciano

84,29

68,47

15,83 punti 

Novafeltria

83,35

69,51

13,84 punti 

Montecopiolo

Dati non rilevati

Sassofeltrio

Dati non rilevati

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati Istat
(consultati: martedì 27 Febbraio 2024)