Home___aperturaTurismo: saldi di Pasqua, a Rimini una camera doppia a 60 euro

San Marino è il nuovo paradiso fiscale per i pensionati? Divisioni nel centrodestra e nel centrosinistra nei comuni dove si vota


Turismo: saldi di Pasqua, a Rimini una camera doppia a 60 euro


24 Marzo 2024 / Maurizio Melucci

Turismo saldi di Pasqua. Una camera doppia a 60euro

In questi giorni si stanno producendo statistiche e numeri su come andrà Pasqua sulla riviera. Come succede in questi casi si va dal bicchiere mezzo pieno (bene le prenotazioni) a quello mezzo vuoto (dati in calo rispetto al 2023).

Ebbene per Pasqua sono disponibili (mentre scrivo) 470 strutture sul portale Booking e oltre 150 offrono un pernottamento per 2 persone da 60/100€ a camera la notte del 30.03 (Pasqua).

Sicuramente incide una Pasqua “bassa”, incidono le incertezze meteo sta di fatto che questi prezzi sono da saldi di fine stagione. Troppi alberghi e poca domanda. Una riflessione andrà fatta sul turismo della nostra riviera e le prospettive. Con questi prezzi difficilmente si può guardare con fiducia al futuro.

San Marino, è qui il nuovo paradiso fiscale per i pensionati: tasse al 6% per 10 anni. Ma attenti, non conviene a tutti

C’è un nuovo paradiso fiscale per i furbetti delle pensioni. Con il grande vantaggio che si parla italiano e si può raggiungere in auto praticamente da ogni città d’Italia. Sembra insomma una valida alternativa a mete più scomode come il Portogallo, Spagna, Malta e la Tunisia. E’ a due passi della costa romagnola, si può risiedere a San Marino mantenendo amicizie, abitudini come quelle italiane. Ovviamente non è un paradiso fiscale per tutti e ci sono delle regole da rispettare. L’obiettivo da parte dei governanti di San Marino è di fare grandi numeri. Al momento i risultati sono deludenti: le residenze atipiche nel 2021 sono state 17, nel 2022 sono state 29 e 58 nel 2023. Ma il governo rimane fiducioso che il numero possa crescere nei prossimi anni. L’obiettivo è di attrarre 500 nuovi pensionati all’anno. Ma vediamo i requisiti per avere una tassazione agevolata al 6%:

  • Prendere residenza a San Marino per la prima volta
  • Avere redditi superiori a 50mila euro annui
  • Oppure avere un patrimonio superiore a 300mila euro. Un terzo di questo patrimonio dev’essere custodito in una banca del Paese e investito in titoli di Stato o in altri prodotti finanziari.

Ma conviene a tutti i pensionati. Pare proprio di no.

La Convenzione tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica Italiana per evitare le doppie imposizioni, firmata a Roma il 13 giugno 2012 ed entrata in vigore nell’anno 2014, prevede due diverse modalità di tassazione dei redditi da pensione:

  • Pensioni pubbliche (art. 19, co. 2): tassazione del reddito nello Stato ove è stata svolta l’attività nel settore pubblico. Di fatto, quindi, gli ex dipendenti pubblici, percettori di pensione, continuano a scontare le imposte in Italia sommandosi a quelle dovute al fisco sammarinese;
  • Pensioni private (art. 18): tassazione del reddito nello Stato ove è situata la residenza fiscale del lavoratore.

Di fatto, quindi, i dipendenti del settore privato hanno la possibilità di ottenere l’esenzione da tassazione italiana per ottenere la tassazione solo nello stato sammarinese.

Poi ci sono da valutare altri aspetti.  Infatti, può risultare sicuramente più complessa la dimostrazione dell’effettivo radicamento nel paese del pensionato, specialmente se vengono lasciati importanti elementi di collegamento con l’Italia, come la presenza del coniuge in Italia, la disponibilità di beni immobili, il possesso di beni mobili registrati (auto, moto, etc), o ancora il fatto di lasciare la maggior parte del proprio patrimonio in Italia.

L’Agenzia delle Entrate, come raccontano le cronache finanziarie, i controlli li fa. Poi arrivano conti pesanti per i contribuenti che fanno i “furbetti”. Giustamente.

Elezioni amministrative

Il centrodestra a Santarcangelo è scoppiato

Luigi Berlati è il candidato sindaco dei partiti del centrodestra a Santarcangelo. La notizia era nell’aria da tempo è diventata ufficiale. Così hanno deciso Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Tutto a posto? Per nulla. Con la candidatura di Berlati il centrodestra sancisce così il divorzio con la lista “Bene in comune” che aveva candidato Barnaba Borghini.

E’ scontro anche tra le forze politiche di centrodestra. Infatti Marco Fiori, segretario e capogruppo della Lega a Santarcangelo, che aveva invece dato la ’benedizione’ alla candidatura di Borghini, non ci sta: «Apprendo a cose già fatte della candidatura di Berlati, stabilita in ritardo a tavolino dai segretari provinciali dei partiti. Non tollero questo comportamento. Rimini non metterà i piedi in testa a Santarcangelo».

Anche il consigliere regionale Matteo Montevecchi, sempre più lontano dalla Lega di Salvini, ritiene miope l’atteggiamento dei “segretari provinciali dei partiti di centrodestra che sono riusciti a spaccare lo stesso centrodestra e si è confermato molto lontano dal sentire dei cittadini santarcangiolesi. Tutto questo si traduce in un imperdonabile favore al Partito Democratico e a Filippo Sacchetti”. Difficile dargli torto.

I candidati del centrodestra Luigi Berlati (a sinistra) e Barnaba Borghini (a destra)

Il centrodestra a Bellaria si spacca

Dopo il via ufficiale al sindaco uscente Filippo Giorgetti sembrava in discesa la campagna elettorale per il centrodestra. Così non è. Dopo le voci che da settimane circolavano nei corridoi della politica bellariese, si è arrivati all’ufficializzazione di un’altra candidatura dell’area di centrodestra. Si tratta di Gianni Giovanardi, già assessore del sindaco Ceccarelli, che scende in campo con le liste “Obiettivo Comune” e “Un Futuro Migliore per Bellaria Igea Marina”. “Dialogo, Responsabilità e ascolto sono alcune delle parole chiave utilizzate nel corso di questi mesi nel confronto aperto con la città e divengono elementi oggi essenziali della campagna elettorale”, si legge nella presentazione. Non è un mistero che al sindaco uscente venga contestato proprio per scarsa disponibilità al dialogo con i cittadini, autosufficienza e proposte calate dall’alto. Dietro alla candidatura si scorge il sostegno dell’ex sindaco Enzo Ceccarelli oggi consigliere comunale a Rimini con la Lega.

Filippo Giorgetti (a sinistra) Gianni Giovanardi (a destra)

A Poggio Torriana si divide il centrosinistra

A settembre alcuni cittadini di Poggio Torriana si sono uniti sotto il nome di “Volenterosi,” manifestando volontà di cercare soluzioni per il futuro del loro Comune. Il nome Volenterosi è stato scelto con cura, poiché riflette il loro spirito positivo e il desiderio sincero di contribuire al benessere della comunità. Poi alla fine i “Volenterosi” hanno deciso di presentare una loro candidatura a sindaco contro quello uscente di centrosinistra Ronny Raggini. Non una candidatura qualsiasi, ma l’assessore comunale di Santarcangelo Danilo Rinaldi, assessore per due mandati con Alice Parma con importanti deleghe quali quelle ai servizi sociali e ai rapporti con l’Unione Valmarecchia.

Una rottura nel centrosinistra che rischia di far perdere il comune. Infatti si vota in un turno unico contrariamente a  Santarcangelo e Bellaria dove il centrodestra può pensare di ricomporre le divisioni al secondo turno.

Mi auguro che Rinaldi ci ripensi. E anche che il segretario del Pd e candidato a sindaco di Santarcangelo Filippo Sacchetti intervenga per evitare questa rottura.  Chi ha fatto parte di una giunta di centrosinistra per dieci anni non può candidarsi a sindaco in un altro comune. E’ un problema di serietà politica. Inoltre la regola dei due mandati per i sindaci uscenti va fatta rispettare.

Danilo Rinaldi (a sinistra) Ronny Raggini (a destra)

Maurizio Melucci