HomePoliticaResidenti Rione Clodio: “Il Sindaco sminuisce i ruolo dei Comitati”. Considerazioni sul Sindaco e i quartieri

“Il Sindaco dovrebbe farsi delle domande sulle ragioni del sorgere di tanti Comitati sotto la sua Amministrazione”


Residenti Rione Clodio: “Il Sindaco sminuisce i ruolo dei Comitati”. Considerazioni sul Sindaco e i quartieri


3 Aprile 2024 / Redazione

Abbiamo ascoltato il “comizio” del Sindaco Sadegholvaad nel Consiglio Comunale del 26 marzo scorso – scrive in una nota il Comitato Residenti Rione Clodio Rimini – in risposta ad una interrogazione con la quale si chiedeva il ripristino dei Quartieri anche a seguito della nascita del Coordinamento dei Comitati di Rimini. Si resta sorpresi della banalizzazione fatta di questa iniziativa spontanea dei Comitati, delusi dal modo di operare di questa Amministrazione Comunale che non ascolta le istanze dei cittadini e quando lo fa non le tiene comunque nella minima considerazione.

Il Sindaco da politico navigato ricorda che in passato ha fatto parte di un quartiere, affermando che in base alla sua esperienza avevano un ruolo marginale, e che si limitavano in prossimità delle elezioni ad avanzare richieste di asfaltare le strade del quartiere. Si capisce quindi – prosegue la presa di posizione del Comitato dei residenti del Rione Clodio – svalutandone il ruolo, che è contrario alla loro re-istituzione perché vuole conservare la posizione di “uomo solo al comando” dove ogni sua decisione, giusta o sbagliata che sia, è irrevocabile e indiscutibile.

Il Sindaco su via Ducale asserisce che non c’era la possibilità di accogliere le nostre richieste, dimenticando che lui stesso parlava di by-pass temporaneo del traffico fino alla Pasqua 2020 o che nel maggio 2021 ci aveva ricevuto come assessore insieme alla Frisoni per presentarci il piano di senso unico mare/monte su via Circonvallazione Occidentale, da loro stessi studiato e approvato, che ci salvaguardava dal traffico di attraversamento. Poi nel luglio 2021 da candidato Sindaco ha rinnegato tale decisione con pretesti vari, ma in realtà dovuta alla prioritaria ricerca di consenso elettorale, cercando di evitare il coinvolgimento nella nuova viabilità di un quartiere adiacente al Rione Clodio, molto più popolato e interessante come bacino di voti rispetto al nostro. In buona sostanza – continua la nota – il “diritto alla salute” dei residenti del Rione Clodio è stato sacrificato per dei miseri voti.

Ha poi rilevato le contraddizioni fra Comitati citando ad esempio il fatto che a Santa Giustina non vogliono la Circonvallazione, pregiudicando in questo modo la possibilità di chiudere il transito su via Ducale. Tutti si rendono conto che questa sua visione di viabilità non ha il minimo fondamento di concretezza, in quanto il traffico monte/mare che attraversa il Rione Clodio non ha niente a che fare con la viabilità di Santa Giustina che dista più di sette km da noi. Ma si sa nei comizi i politici si sentono autorizzati a dirne di ogni.

Si è invece guardato bene dal parlare del ponte/tunnel alternativo al Tiberio, opera questa si indispensabile per la viabilità cittadina che solleverebbe in parte dal traffico, oltre al Rione Clodio, anche viale Matteotti, via Dei Mille e via Coletti. Al riguardo il Sindaco ha affermato che a Rimini “le strade quelle sono”, dimenticando che è proprio lui che ha il dovere e il potere di impostare e pianificare la viabilità cittadina che così com’è oggi è disastrosa.

Infine – continua ancora la nota del Comitato residenti Rione Clodio Rimini – la perla del suo intervento ha trovato l’apice quando si è autocelebrato, dicendo che lui come Sindaco è l’unico in grado di avere una visione globale dei problemi della città e che solo lui è in grado di risolverli, mentre i Comitati, sminuendone ancora una volta il ruolo, hanno una visione limitata a singoli problemi o strade, secondo lui anche in contrapposizione fra loro, arrivando a definirci “una maionese impazzita”.

Il Sindaco – conclude la nota del Comitato residenti Rione Clodio – secondo noi dovrebbe farsi delle domande sulle ragioni del sorgere di tanti Comitati sotto la sua Amministrazione, evidentemente la sua “visione” di città non è così lungimirante e condivisa dai cittadini come crede. La nascita del Coordinamento è un ulteriore segnale a sostegno della necessità di ascolto e soluzione di problemi rimasti fino ad oggi irrisolti”.