“I bagnini di Rimini già operativi, ma come possono se le concessioni sono tutte scadute?”
14 Aprile 2024 / Redazione
Caro Direttore,
ho una curiosità. Ieri è stata una giornata splendida. Al mare c’erano migliaia di persone: tanti riminesi, ma anche tanti pendolari domenicali provenienti da altre parti. Numerosi bar/ristoranti sulla spiaggia erano aperti ed erano al completo per il pranzo. Alcuni bagnini avevano aperto qualche ombrellone e dati in affitto a chi li chiedeva. E poi il bagno 26 di Gabriele a Marina Centro: tutti gli ombrelloni aperti e pieni di gente; tutte le attività in funzione e il ristorante sold out per il pranzo. E’ il numero uno, ha il turbo nel motore.
Dunque, ecco la mia domanda: abbiamo tutti letto sui giornali in questi mesi che dal 1° gennaio 2024 non c’è più una attività che abbia la licenza per operare sulla spiaggia in assenza delle gare pubbliche previste dalla legge europea della Bolkenstein. Né i bagnini, né i bar/ristoranti. Sinceramente ieri non mi sembrava che questo fosse vero. Mi domando: se non hanno licenza come fanno a rilasciare scontrini o ricevute? Operano tutti in nero? Chi è chi deve fare i controlli: la capitaneria, la guardia di finanza, i vigili urbani? E se qualcuno di questi interviene, che cosa succede? Una piccola multa, i sigilli all’attività, una denuncia penale?
Lettera firmata
Abbiamo girato questa lettera all’avv. Roberto Biagini, presidente del Coordinamento Nazionale Mare Libero, che così l’ha commentata:
“Le concessioni sono scadute. Il Comune lo ha ‘accertato’ con la delibera di Giunta (atto di indirizzo) n. 504/2023. Se nessuno, per adesso, va a controllare (siamo la Repubblica delle Banane) i concessionari scaduti continuano a fare quello che vogliono visto che anche il Comune ha deciso di voltarsi dall’altra parte. Cercano da fare finta di nulla per sbarcare il 2024”.