Home___primopianoRimini, confermate confische di 9 fabbricati e 44 terreni a pluripregiudicato

All'uomo in soggiorno obbligato bloccate anche 6 società, disponibilità di 210 mila euro e crediti per 800 mila dai bonus facciate e 110%


Rimini, confermate confische di 9 fabbricati e 44 terreni a pluripregiudicato


17 Aprile 2024 / Redazione

I Finanzieri del Comando Provinciale in data odierna hanno dato esecuzione ad un provvedimento della 1.a Sezione della Corte D’Appello di Bologna, che ha confermato il Decreto emesso dal Tribunale di Bologna in data 12.12.2022, con il quale era stato applicato ad un pregiudicato stabilmente dimorante da diversi anni nella provincia di Rimini, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e la confisca di 9 fabbricati e 44 terreni ubicati nelle province di Rimini e Pesaro-Urbino, 6 società con sede legale in Rimini e provincia, disponibilità finanziarie per 210 mila euro e crediti per oltre un milione e 800 mila euro derivanti da lavori eseguiti usufruendo del bonus 110% e facciate.

Le aziende confiscate, operavano nel settore della costruzione di edifici residenziali e non residenziali, commercio al dettaglio di materiali da costruzione, fabbricazione di computer e unità periferiche.

Nei confronti del medesimo pregiudicato, presso la locale Procura della Repubblica pende anche procedimento penale per le ipotesi provvisorie di reato di trasferimento fraudolento di valori e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, nell’ambito del quale la scorsa settimana è stato eseguito un provvedimento con il quale – allo stato ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – è stata disposta l’applicazione degli arresti domiciliari, provvedimento divenuto irrevocabile a seguito di Sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 10.4.2024.

La misura cautelare personale era stata emessa nell’ambito della fase delle indagini preliminari, sulla base delle attuali acquisizioni probatorie. In attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza dell’indagato.

I beni confiscati sono attualmente gestiti da un Amministratore Giudiziario nominato dal Tribunale felsineo.

Sottolineano le Fiamme Gialle: “L’attività di servizio in rassegna testimonia ancora una volta l’elevata attenzione della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica che continua a essere rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica”.