HomePoliticaRimini, Gianfreda: “4,5 milioni rinunciano a spese mediche, sanità pubblica sia bandiera del centrosinistra”

L'assessore: "Dovrebbe essere questa l'urgenza per una classe dirigente responsabile"


Rimini, Gianfreda: “4,5 milioni rinunciano a spese mediche, sanità pubblica sia bandiera del centrosinistra”


19 Aprile 2024 / Redazione

“Oggi la notizia ‘politica’ più importante in Italia è, a mio parere, questa: secondo i recenti dati forniti dall’Istat, nel 2023 sono stati 4,5 milioni gli italiani che hanno dovuto rinunciare a visite mediche o accertamenti diagnostici per problemi economici, lunghe lista di attesa o difficoltà di accesso. Percentualmente questo numero rappresenta il 7,6% della popolazione, in aumento rispetto al 7% del 2022 (anno pandemico) e al 6,3% del 2019 (anno pre pandemico)”: così l’assessore alle Politiche per la Salute del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda,

Che prosegue: “Al di là delle motivazioni tecniche che, almeno in parte, possono motivare quell’incremento (dentro, probabilmente, c’è anche il faticoso recupero delle prestazioni sanitarie dopo la ‘guerra’ dei due anni contro il Covid), sottolineo tre volte in rosso come questa dovrebbe suonare come un campanello d’allarme e un’urgenza per una classe dirigente responsabile, specialmente in un periodo che ci vede avvicinare a importanti appuntamenti elettorali con le elezioni europee, regionali e amministrative alle porte. Il tema della sanità è, insieme al lavoro, quello che sta impattando di più nella vita quotidiana del nostro Paese. E su questo va costruito il dibattito politico. Se è banale e un po’ demagogico dire ‘occorrono risposte urgenti’ sarebbe almeno segno di responsabilità potenziare la spesa pubblica e riorganizzare e ammodernare lo stesso sistema sanitario intorno a quello che oggi è il collante sociale più importante d’Italia”.

“La sanità pubblica universalistica rappresenta un pilastro fondamentale del nostro sistema democratico – rimarca Gianfreda – È impossibile pensare a una democrazia reale e partecipativa senza garantire a tutti l’accesso a cure adeguate. Senza salute, i cittadini non possono essere considerati liberi: la questione dell’eguaglianza in sanità – che sta facendo da bussola alle politiche del nostro mandato amministrativo – è un tema non solo di giustizia sociale, ma anche un fattore essenziale di democrazia. Vuol dire cominciare da… ieri per avere risultati tra 5 anni ma si deve cominciare, uscendo dalla logica emergenziale o della risposta tampone. Ora è più che mai fondamentale un cambio di prospettiva da una gestione basata sul contingente a una visione a lungo termine che necessita di un investimento proattivo e strategico innanzitutto della politica. Questo deve essere fatto sia sul fronte delle strutture sanitarie che sul fronte del potenziamento della medicina territoriale, passando dal bisogno prioritario di incrementare il personale medico, infermieristico e sanitario, incentivandolo attraverso la formazione e quindi con stipendi adeguati”.

“È ormai molto probabile che anche nella nostra regione si vada a votare nei prossimi mesi. Ecco, se c’è una cosa che mi piacerebbe è che, ad esempio, il centrosinistra facesse di questo, il tema centrale del programma nella ricerca di fiducia dei cittadini e degli elettori, promuovendo un miglioramento concreto nella collettività, pur consapevole che – anche con i suoi problemi – la sanità emiliano romagnola è tra le migliori del Paese. In soldoni, meglio confrontarsi subito con la popolazione su questo piuttosto che dare il via al balletto sui candidati. Demagogia? No, realismo”, conclude Kristian Gianfreda.