Home___primopianoLoro fanno le palle di Mozart, noi invece le palle ce le pestiamo da soli

Il proverbiale autolesionismo riminese che ha inchiodato col fuoco amico i vini Felliniani e molto altro


Loro fanno le palle di Mozart, noi invece le palle ce le pestiamo da soli


21 Aprile 2024 / Giuliano Bonizzato

-“Quanto è buono il Sangiovese- che si beve sulla via-soprattutto sulla mia…”

-Senti come è allegro oggi Lorenzo De Medici- mormora Sigismondo Malatesta rivolto a Federico Fellini che siede vicino a lui su una nuvoletta bianco-rossa.

– Ci credo! Il Magnifico ha sempre la Toscana nel cuore e gli ultimi dati sulla vendita del suo Chianti delle strade Medicee l’hanno messo di buonumore…

– “Chi vuol esser lieto sia- del doman non v’è certezza!”… Soprattutto per quanto riguarda il vostro Sangiovese! – esclama ilare Lorenzo, rivolto ai due riminesi.

– E’ vero!-risponde Federico sorridendogli- Col vino voi toscani ci sapete davvero fare, debbo riconoscerlo. Il vostro Chianti altro non è che un buon Sangiovese, eppure, diversamente da noi, siete riusciti a conferire al vostro prodotto, un’anima, un fascino, che creano aspettativa e fiducia… Come quando avete fatto diventare famoso il “Nobile di Montepulciano” associandolo alla suggestive Cantine che si trovano nei sotterranei di quel Borgo rinascimentale…

-Già! E noi invece sempre indietro come le palle dei cani- brontola Glauco Cosmi, seduto in disparte su un nuvolone nero. Appena un riminese ha una buona idea nasce subito un comitato contro…. Come con la Cittadella del vino di quell’Alfredo Monterumisi che voleva lanciare le grotte vinarie di Santarcangelo come risposta romagnola a Montepulciano! E tutti a dargli del pataca!

-I miei Malatestiani sono fatti cosi-mormora Sigismondo, accigliato- Il forte senso critico, che, stimolando la competitività, è alla base di tutti i loro successi, si converte spesso in autolesionismo. E’ quello che è capitato anche a me…

-Però l’ idea dei vini Felliniani si è realizzata! –esclama Umberto Bartolani intento a farsi fotografare da un angelo paparazzo accanto a Sandro Pertini sullo sfondo di una nuvola rosa.

-Sì. Ma per poco tempo…-mormora Federico- poi, per una ragione o per l’altra, hanno trovato il modo di far fuori anche quel progetto. Che oltretutto, fruttava alla mia Fondazione una discreta percentuale sulle vendite. E’ andata a farsi friggere anche l’idea del mio caro Gianfranco Angelucci di far pubblicità ai Felliniani riproponendo in video tre episodi contenuti in Amarcord che sembravano fatti apposta per esaltare il nostro sangiovese…

I da contra la chesa come e baghein” (danno le zuccate contro la loro stessa abitazione come i maiali n.d.r.) -osserva Glauco pulendosi gli occhialoni scuri con un fiocco di nuvola- Ci si sono messi in dieci o quindici da Mario all’Assessore alla Cultura…Tutti a prendersela col Direttore della Fondazione per “aver permesso una iniziativa a metà strada tra il folklore e il buon gusto”…Ma, viva la madonna, a Salisburgo sono tutti degli invorniti quando vendono ai turisti le “Palle di Mozart?”

-Che sono, oltretutto, dei cioccolatini squisiti! E io, che sono sempre stato un burlone, non mi sono mai divertito tanto, nel vedermi effigiato… sulle mie palle!-grida Mozart, sopraggiunto su un cirro-jet .

-Noi invece, le palle…-mormora Glauco. Velocissimo un cherubino piombato dall’alto gli pone le manine sulla bocca. In Paradiso certe cose non si possono dire…

Giuliano Bonizzato