“Nel simbolo del M5S per le prossime elezioni europee sarà presente la parola ‘pace’; non uno slogan vuoto ma un vero manifesto politico, perché quella parola, così difficile da pronunciare per le altre forze politiche, incrocia tanti temi su cui dovrebbe fondarsi secondo noi l’Unione Europea. Un’Europa pacifista, solidale, inclusiva, ambientalista che si oppone ai signori della guerra, che si batte per cancellare le disuguaglianze e aumenti i diritti di tutti i cittadini”: così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.

Lontano il febbraio 2022, quando i ministri pentastellati del governo Draghi votarono compatti per il “Decreto Ucraina” con cui l’Italia iniziava a fornre di armi l’Ucraina, E lontano l’aprle successivo, quando il decreto fu convertito in legge con i voti favorevoli di tutti i parlamentari 5 stelle, con l’eccezione del senatore Vito Petrocelli poi espulso dal MoVimento un paio di mesi dopo,

Ora invece spiega Croatti: “I simboli elettorali sono emblematici di come le varie forze politiche intendano la politica: noi diciamo ai cittadini che saremo sempre in prima linea come costruttori di pace mentre gli altri prendono in giro gli elettori inserendo nel logo il nome dei leader politici che si candideranno in tutte le circoscrizioni pur sapendo che nessuno di loro andrà mai a fare l’europarlamentare. Il solito atteggiamento di disprezzo dei principi democratici che allontana i cittadini dalle urne. Guardare al futuro dei nostri figli significa oggi più che mai creare un terreno comune di pace e costruire una Unione Europea ben diversa da quella silente e ignava che, sulla guerra, vediamo da troppi mesi”.

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