HomePoliticaRufo Spina (Fd’I) “Vice Sindaco di Rimini, squallido comizio e pugno chiuso: scuse o dimissioni”

Il consigliere comunale meloniano insorge contro il discorso di Chiara Bellini per il 25 aprile: "Insulta democrazia e libertà per attaccare il governo e i partiti di destra"


Rufo Spina (Fd’I) “Vice Sindaco di Rimini, squallido comizio e pugno chiuso: scuse o dimissioni”


25 Aprile 2024 / Redazione

Le scuse o le dimissioni. E’ quanto chiede il consigliere di Fratelli d’Italia Carlo Rufo Spina alla vicesindaca Chiara Bellini, che oggi, 25 aprile, ha condotto le celebrazioni della Festa della Liberazione a Rimini.

Insorge Rufo Spina: “Il vice sindaco Bellini insulta la comunità e mette in imbarazzo tutti noi con uno squallido comizio politico invece di celebrare una festa nazionale”.

E spiega: “Pensavo di partecipare ad una festa nazionale invece si è rivelato uno squallido comizio politico di partito contro il governo e contro le sue politiche, concludendo il tutto con un vergognoso pugno chiuso comunista. Un pugno chiuso che è stato un perfetto pugno in faccia assestato a tutti coloro che, come il sottoscritto, volevano godersi una festa nazionale e celebrare uno dei valori più importanti, se non il più importante, di una società: la riconquista della democrazia e della libertà dopo una sanguinosa occupazione straniera. Il vice sindaco invece insulta democrazia e libertà, strumentalizzando in modo vergognoso la propria carica istituzionale per attaccare il governo e i partiti di destra, quindi anche me che ero presente, sia a titolo personale sia a titolo istituzionale come consigliere comunale, per festeggiare la liberazione. Un palco insomma allestito con l’unico scopo di attaccare il nemico da una posizione istituzionale e di privilegio: una vera vergogna pubblica, un assalto alla democrazia, un vero problema istituzionale di cui il sindaco Sadegholvaad dovrà occuparsi e darci conto. E la maggiore sconfitta è stato vedere gli ufficiali e i sottufficiali di tutte le forze armate, veri servitori della Patria, che scuotevano la testa in segno di disappunto e di profondo imbarazzo”.

“Davvero una brutta pagina per Rimini che non merita di avere un vice sindaco che stupra una festa nazionale con un comizio col pugno chiuso comunista, condendo il tutto con farneticazioni intrise di odio e diffamazioni nei confronti del presidente del consiglio dei ministri e dei partiti di destra. Io attendo le sue scuse o, in caso contrario, le sue immediate dimissioni per indegnità a ricoprire la carica. E in caso di mancate scuse, dovrebbe essere il sindaco a prendere immediati provvedimenti, congedandola dalla giunta. Le feste nazionali, la libertà e la democrazia sono di tutti”, conclude Carlo Rufo Spina.