Rimini: il biotestamento si consegnerà anche in carcere. Dal primo maggio
27 Aprile 2024 / Redazione
“In Italia, da ormai 6 anni, grazie alla legge 219 del 2017 – scrive la cellula di Rimini dell’Associazione Luca Coscioni – è possibile decidere in anticipo a quali trattamenti sanitari sottoporsi o meno in previsione di una possibile futura incapacità ad autodeterminarsi, le disposizioni anticipate di trattamento (o DAT), più comunemente conosciute come biotestamento o testamento biologico.
Ogni cittadino o cittadina può depositare il proprio testamento biologico gratuitamente presso gli uffici di Stato Civile del proprio comune di residenza. Previo consenso del cittadino stesso, le DAT sono inviate per via telematica alla Banca Dati Ministeriale delle DAT.
Dal prossimo 1° maggio – prosegue la nota della cellula dell’Associazione Luca Coscioni – il Comune di Rimini permetterà di poter usufruire del servizio a domicilio e presso il carcere di Rimini anche per la consegna delle DAT. Un traguardo importante, per il quale ringraziamo l’Assessore dei Servizi Civici Francesco Bragagni, in quanto permetterà anche a persone impossibilitate a recarsi presso il palazzo comunale di depositare le DAT, garantendo così un diritto sancito dalla legge.
Le DAT possono essere redatte in forme diverse: di proprio pugno oppure scaricando il modulo sul sito dell’Associazione Luca Coscioni e compilarlo e modificarlo secondo le proprie necessità ed esigenza. Se le condizioni fisiche non permettono di usare le precedenti forme, si possono esprimere le proprie volontà e “fare biotestamento” attraverso una videoregistrazione e/o con dispositivi tecnologici che consentono alle persone con disabilità di comunicare. Le DAT possono essere rinnovate, modificate o revocate in ogni momento.
Come Cellula Coscioni di Rimini – continua la nota – portiamo avanti dall’inizio del 2023 una serie di iniziative per fare conoscere alla cittadinanza i propri diritti in materia di fine vita, anche in assenza di una campagna informativa da parte del governo. L’anno scorso, ad esempio, grazie alla collaborazione con l’AUSL della Romagna, è stato inserito in tutti i computer dell’Ambito territoriale di Rimini e degli ospedali della Provincia di Rimini un accesso facilitato e rapido alla banca dati delle DAT del Ministero della Salute così da supportare il medico che prende in carico un cittadino o una cittadina che non sia in grado di autodeterminarsi.
A livello nazionale, invece, l’Associazione Luca Coscioni promuove mobilitazioni periodiche sul tema, oltre ad aver predisposto un modello di biotestamento scaricabile dal sito – conclude la nota della cellula di Rimini dell’Associazione Luca Coscioni – che chiunque può utilizzare per esprimere le proprie volontà e rendere operativo il numero bianco, 06 9931 3409, la prima infoline per far luce sui diritti nel fine vita”.