Home___primopianoArriva il codice identificativo anti-evasione per gli affitti brevi

A Rimini nel 2023 sono stati quasi 1.200 con netta prevalenza di Airbnb, nel 2018 erano 50


Arriva il codice identificativo anti-evasione per gli affitti brevi


27 Aprile 2024 / Redazione

La commissione Politiche del turismo della Conferenza delle Regioni e Province autonome ha espresso parere positivo sul decreto sull’interoperabilità delle banche dati regionali, proposto dal Ministero del Turismo, nell’ambito di un meccanismo unico di identificazione anti-frode per le strutture ricettive.

Il via libera al parere positivo segna l’intesa Stato-Regioni sul decreto, prevista per maggio. Successivamente, si avvierà una fase di sperimentazione. L’obiettivo del Ministero è far partire il meccanismo il primo settembre, con la pubblicazione del decreto dopo l’estate e un periodo di 60 giorni per la piena entrata in vigore, con l’applicazione delle sanzioni previste dal decreto entro la fine del 2023.

Tutte le unità immobiliari destinate alle locazioni brevi e turistiche dovranno essere dotate di un codice identificativo anti-evasione, in comunicazione con la banca dati unica nazionale. Coloro che non riporteranno il codice, sia fisicamente nell’appartamento che negli annunci, saranno soggetti a sanzioni.

Il codice sarà rilasciato dal Ministero del Turismo tramite procedura automatizzata, su istanza telematica del locatore o del soggetto titolare della struttura turistico-ricettiva, con l’inserimento dei dati catastali e, per le locazioni svolte in forma imprenditoriale, l’attestazione dei requisiti di sicurezza degli impianti.

Secondo i dati del Comune di Rimini, nel 2023 gli immobili per affitti brevi turistici erano 1.185, in aumento rispetto ai 50 del 2018 e ai 500 del 2019, con il contributo significativo della piattaforma Airbnb.