HomePoliticaPd Bellaria: “Ristorante al Parco del Gelso? Non serve..”

In previsione la costruzione di un chiosco di 6o metri su una superficie complessiva di 120


Pd Bellaria: “Ristorante al Parco del Gelso? Non serve..”


13 Maggio 2024 / Redazione

“Suscita perplessità l’avviso pubblico del Comune di Bellaria-Igea Marina per la realizzazione di una struttura di ristorazione all’interno del parco del Gelso in prossimità del lago – sottolineano dal PD di Bellaria -. Il luogo ha già subito significative manipolazioni nel corso del tempo, ad iniziare dalla recinzione di un’ampia superficie all’interno della quale sono state introdotte riproduzioni di rettili preistorici dismesse una decina di anni fa da un parco divertimenti. A suo tempo il costo di quell’intervento kitsch fu di oltre 30 mila euro. Oggi, di fatto, una parte del parco è diventata una discarica di installazioni in vetroresina, in pessimo stato, quindi rifiuti speciali, il cui costo di smaltimento finirà per essere pagato dalla collettività.

Un’area ambientale di grande pregio e ricca di biodiversità, ai margini della quale d’estate già gravano il luna park e la zona per i circhi, non può essere trattata con superficialità – prosegue la nota -. Già il suo stato di manutenzione è carente, gran parte delle nuove piantumazioni sono prive di impianto di irrigazione e se due grandi campi si sono salvati dall’incuria dell’Amministrazione comunale è stato grazie al contributo di un’organizzazione ambientalista che da anni si fa carico, in estate, di annaffiature settimanali utilizzando mezzi propri, e sfruttando l’unico punto di erogazione dell’acqua del parco.

La previsione di un chiosco di 60 metri su una superficie complessiva di 120 metri non pare tra le necessità del parco del Gelso, anche considerato che si tratta di un servizio erogato dall’adiacente centro tennis a poche decine di metri di distanza che, come leggiamo dal sito di Fondazione Verdeblu, è “ben inserito all’interno del comprensorio del Parco del Gelso, immerso nei suoi 40 ettari di verde” – conclude il comunicato -.Riteniamo anche che la cosiddetta “casa dei gatti”, che peraltro non ospita più colonie feline, dovrebbe finalmente avere un destino compatibile con le esigenze del parco e non lasciata nello stato di pericolosa incuria nella quale versa”.