Home___primopianoInsulti sessisti e aggressione fisica alla donna arbitro di Fontanelle Riccione-Latino Rimini

Tre espulsi nella partita secca valida per i playoff di Terza categoria a San Clemente, pesanti sanzioni per i riminesi già sconfitti sul campo


Insulti sessisti e aggressione fisica alla donna arbitro di Fontanelle Riccione-Latino Rimini


16 Maggio 2024 / Redazione

E’ successo il finimondo nella partita fra Polisportiva Fontanelle di Riccione e Asd Latino di Rimini, giocatasi domenica a San Clemente e valevole per i playoff di Terza categoria, gara secca. Il bilancio finale è di tre espulsi, con la società riminese condannata a disputare i prossimi tre incontri a porte chiuse e multata per 500 euro. Il tutto dopo 120 minuti ad alta tensione con l’arbitro, una donna di 48 anni della sezione AIA di Rimini, oggetto di insulti sessisti e canti volgari per tutta la durata dell’incontro.

Per la cronaca sportiva, l’Asd Latino, nonostante l’inferiorità numerica dovuta a due espulsioni, è riuscita a portare il match ai tempi supplementari, ma è stata sconfitta per 2-1 al 120esimo minuto.

L’altra cronaca, quella nera, è invece dalla sentenza del Giudice sportivo, avvocato Maria Luisa Trippitelli: “Il Giudice Sportivo, letto il referto dell’incontro Play Off di Terza Categoria tra la Polisportiva Fontanelle e la ASD Latino; rilevato che il Direttore di gara è stata fatta oggetto, da parte della tifoseria sostenitrice della ASD Latino, di insulti ed espressioni oscene, sessiste e volgarmente turpi; rilevato che detta condotta si è protratta per l’intera durata dell’incontro, e che nei tempi supplementari la tifoseria in oggetto aggiungeva agli insulti canto di canzoncine dal contenuto scurrile e fortemente sessista; ritenuto che la condotta posta in essere dalla tifoseria in oggetto contrasta fortemente, oltre che con le regole del vivere civile, anche con i valori di etica dello sport alla cui tutela devono essere improntate le condotte di cosiddetto “fair play”, ovverosia quel “gioco corretto” inteso in senso ampio, così come approvato anche dal Consiglio d’Europa nel1992; il “fair play” che è elemento necessario e non accessorio del Codice Europeo di etica sportiva, e che deve guidare l’approccio allo sport che vede come principi cardine, tra gli altri, la lotta alla violenza verbale, fisica e alle discriminazioni; rilevato che a ciò si aggiunge la necessaria esigenza di rispetto dell’arbitro e delle sue funzioni dispone che la ASD Latino, compagine di Terza Categoria della Provincia di Rimini disputi le prime tre (3) partite casalinghe della stagione 2024/25A PORTE CHIUSE senza la presenza di pubblico”.

Quanto ai giocatori, due della squadra riminese si sono fatti espellere nel giro di qualche minuto: uno di questi si è guadagnato due giornate di squalifica per aver reagito a un fallo “attingendo con una manata il viso dell’avversario”, quindi “insultava il direttore di gara” che gli mostrava il cartellino rosso “colpendolo alla spalla sinistra”. Tre giornate di squalifica per il presidente-giocatore del Latino, Andrea Dalpiano, “poiché in occasione dell’espulsione di un compagno di squadra, dalla panchina entrava sul terreno di gioco per insultare il direttore di gara, cosa che in effetti faceva con espressioni pesantemente ingiuriose”. Anche lui dopo l’espulsione “reagiva profferendo ad alta voce e a ripetizione espressioni blasfeme”.

Dalpiano ha detto a Newsrimini di essersi poi scusato con l’arbitro, ma ha annunciato ricorso perché, sostiene, gli insulti alla donna sono giunto anche dal pubblico riccionese e comunque ritiene “sproporzionata” la sanzione alla sua squadra.

L’arbitra, nota per la sua esperienza e per aver arbitrato partite in categorie superiori,  in passato era già stata vittima di un’aggressione fisica. Durante una partita del campionato juniores a Cremona, l’allenatore di una delle squadre, dopo essere stato espulso, l’aveva schiaffeggiata e poi costretta ad abbandonare il campo e a rifugiarsi negli spogliatoi.